
La mostra Photographing Tutankhamun è stata curata dall’egittologa della University of East Anglia (UEA), la dott.ssa Christina Riggs, e offre una visione diversa sull’età dell’oro dell’archeologia e della fotografia in Medio Oriente.
La mostra mette in luce il lavoro del famoso egittologo e fotografo archeologico Harry Burton e le immagini iconiche che catturò durante il lungo scavo della tomba del faraone nella Valle dei Re d’Egitto. La dott.ssa Riggs è la prima persona a studiare l’intero archivio di fotografie di scavo, nonché la prima a considerarle dal punto di vista della storia fotografica in Medio Oriente.
La stessa Riggsriferisce: “La mostra offre una nuova interpretazione di una delle più famose scoperte archeologiche degli ultimi 100 anni. Mette in discussione l’influenza che la fotografia ha sulla nostra percezione e fornisce informazioni sul contesto storico della scoperta – un periodo in cui l’archeologia amava presentarsi come una scienza che solo gli europei e gli americani potevano fare. Attraverso gli occhi dell’obiettivo della macchina fotografica, la mostra dimostra l’enorme contributo del governo egiziano e le centinaia di egiziani che lavorano a fianco di Harry Burton e Howard Carter. Questo approccio rinfrescante ci aiuta a capire che cosa rappresentava Tutankhamon per gli egiziani negli anni ’20 e pone l’importante questione di come appaia la scienza e cosa fa”.
Come parte del suo progetto, Riggs ha studiato circa 1.400 fotografie di Burton nel Metropolitan Museum of Art di New York. Burton ha lavorato per il museo per gran parte della sua vita, e la sua corrispondenza personale nei loro archivi ha offerto nuove e importanti intuizioni sul suo lavoro sulla tomba di Tutankhamon, compresi alcuni problemi tecnici, tensioni personali e questioni politiche dietro le quinte.
Il dott. Chris Wingfield, Senior Curator (Archeologia) del MAA, ha dichiarato: “Con forti collezioni di fotografie storiche che documentano la storia dell’archeologia e dell’antropologia, noi del MAA siamo entusiasti di ospitare un’esposizione che esplori i modi importanti con cui la fotografia ha contribuito – potremmo anche dire ‘ ha creato’ – al settore. Continuiamo a formare egittologi e archeologi qui a Cambridge, quindi questa mostra è un’opportunità per pensare a come queste discipline siano state praticate in passato e per contribuire a plasmare il loro futuro”.
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Fonti e approfondimenti
- ‘Photographing Tutankhamun’ exhibition reveals historical context behind pioneering images | University of Cambridge (IA)
- Lecture – From Lincolnshire to Luxor: Harry Burton, the Camera, and King Tut | The Collection (IA)
- Exhibition goes behind the scenes of early archaeology – Press Release – UEA (IA)
- Photographing Tutankhamun | The Museum of Archaeology and Anthropology, Cambridge (IA)
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