
Perché usare i soliti rover per permettere agli astronauti sulla luna di scandagliare la sua superficie e non affidarsi ad una moto elettrica futuristica? È quanto hanno pensato i progettisti di Hookie, una società di design tedesca, che hanno sviluppato una sorta di moto elettrica che potrebbe essere la soluzione perfetta per permettere agli astronauti che un giorno ritorneranno sulla luna di esplorarla con molta più facilità ed efficienza.
Tardigrade, il rover-motocicletta
Denominato Tardigrade, il rover-motocicletta è un veicolo più leggero rispetto al “buggy” lunare usato negli anni 70 dalla NASA. E quando si parla di leggerezza si parla sempre di un vantaggio enorme in termini di oggetti da trasportare nello spazio e, in questo caso, sulla Luna. Ad oggi trasportare un carico di 1 kg in orbita costa all’incirca 2700 $: questo significa che ogni kilogrammo che trasporti nello spazio deve essere attentamente valutato e soprattutto pochissimo carico deve andare sprecato.
Molto più leggero del moon buggy
Il peso del Tardigrade rispetto ai veicoli già usati in passato dalla NASA, in particolare rispetto al Lunar Roving Vehicle (LRV), definito anche “moon buggy”, un rover a quattro ruote utilizzato nelle ultime tre missioni del programma Apollo tra il 1971 e il 1972. Il Tardigrade, come riferisce Nico Müller, uno dei cofondatori di Hookie, è almeno tre o quattro volte più leggero e arriva a pesare 140 kg.
Già il nome è tutto un programma: il tardigrado è infatti uno degli esseri viventi più resistenti in assoluto tanto che, si pensa, può sopravvivere anche nello spazio.
Telaio minimizzato in alluminio tagliato al laser
I progettisti del Tardigrade, che hanno lavorato con aziende come Dupont, Kevlar e Cake, dichiarano di essersi concentrati in particolare “sulla semplice funzionalità, sui materiali e sul peso”, come spiega ancora Müller.
In effetti il “rover” assomiglia proprio ad una motocicletta con un telaio minimizzato in alluminio tagliato al laser e con gli altri componenti fatti di metallo ultraleggero: in pratica una sorta di esoscheletro su due ruote.
Trasmissione elettrica protetta da Kevlar
L’apparato elettrico è protetto da una copertura in Kevlar con rivestimento in alluminio affinché non possa essere danneggiata dalle radiazioni così come dagli impatti piccoli e dal clima molto freddo che c’è sulla superficie della Luna.
Le due ruote vantano cerchi in lega ultraleggeri e pneumatici airless stampati in 3D con battistrada in poliuretano. Ogni singola parte è stata costruita in modo da poter essere facilmente sostituita se danneggiata.
“Sarebbe fantastico parlare di future collaborazioni o idee con la NASA”, spiega Müller lasciando intendere che il progetto è stato seriamente pensato per un’esplorazione lunare.