
Elon Musk ha pubblicato l’ennesimo tweet che sta facendo discutere. Come al solito non si comprende se scherza o si fa sul serio ma, come quasi sempre accade, poi le discussioni, molto serie, cominciano a scatenarsi. Questa volta Musk ha pubblicato un tweet di risposta ad un altro tweet a sua volta pubblicato da National Geographic.
Il tweet di National Geographic: le iene sfrontate
Il tweet di National Geographic riguarda una particolare caratteristica delle iene in relazione al loro comportamento rischioso che mettono in atto quando si avvicinano ai leoni, o addirittura le affrontano, per ottenere un po’della preda. Secondo quanto spiega National Geographic, sarebbe un’infezione al cervello, una condizione denominata toxoplasmosi, a dare a questi animali questo “coraggio” inusuale che però mette a forte rischio la loro vita. Quegli esemplari di iena non infettati dal batterio Toxoplasma gondii, infatti, si rivelano molto meno coraggiosi e sfrontati.[1]
Toxoplasmosis infects rats, then cats, then humans who make cat videos.
AI trains achieves superhuman intelligence training on Internet cat videos, thus making toxoplasmosis the true arbiter of our destiny.
— Elon Musk (@elonmusk) July 2, 2021
Che cos’è la toxoplasmosi
La toxoplasmosi è una malattia infettiva che di solito riguarda i gatti e che è provocata dal protozoo parassita Toxoplasma gondii. I gatti stessi, però, sembrano immuni: questi microrganismi si limitano a riprodursi durante la fase iniziale dell’infezione fino a quando i gatti stessi espellono poi grandi quantità di uova.
Gli esseri umani, così come molti altri mammiferi, rappresentano per questo microorganismo un ospite intermedio opzionale ma i sintomi della malattia possono comunque verificarsi.[3]
L’infezione negli umani
L’infezione negli umani può avvenire attraverso contatto con le uova espulse tramite le feci dai gatti, ad esempio attraverso un terreno contaminato, o, in casi più rari, attraverso carne cruda o non ben cotta di altri animali. Una volta nel corpo umano questo batterio tende a formare delle cisti nei muscoli e in altri organi, cisti che possono durare anche per tutta la vita. Di solito gli esseri umani non mostrano sintomi ma quando questi si verificano essi possono essere caratterizzati da problemi agli occhi, sintomi di tipo influenzale, dolori muscolari, convulsioni e una mancata capacità di coordinamento. Di solito i sintomi scompaiono da soli e nessun trattamento è necessario. Nei casi più gravi il batterio può però attecchire anche nel cervello e può provocare encefalite.[2][3] Il batterio è molto diffuso nella popolazione umana: si pensa che un terzo degli esseri umani sia stato infettato.[1]
Toxoplasma gondii ci sta inducendo a creare l’intelligenza artificiale?
Ora, cosa c’entra tutto questo con il tweet di Musk? Il fatto è che il magnate di origine sudafricana da molto tempo sta tentando di avvertire il pubblico della pericolosità dello sviluppo repentino dell’intelligenza artificiale, uno sviluppo che potrebbe portare, un giorno, ad una sorta di “singolarità tecnologica” che potrebbe creare grossi problemi all’umanità stessa, anzi potrebbe decretarne addirittura la fine anticipata.
Secondo Musk , infatti (e qui entriamo nel merito del tweet), i continui sforzi che gli esseri umani stanno mettendo in atto per creare un’intelligenza artificiale sempre più sopraffina potrebbero essere causati proprio dal batterio della toxoplasmosi.
Così come le iene, il cui cervello viene infettato dal batterio, non comprendono il pericolo di avvicinarsi ai leoni per sottrarre loro parte della preda, anche gli esseri umani, infettati similmente dallo stesso batterio, non riescono a comprendere i pericoli che si celano dietro alla creazione di una vera intelligenza artificiale. In questo senso la toxoplasmosi e il batterio che la causa sarebbero “il vero arbitro del nostro destino”.