
Una ricerca suggerisce che i cambiamenti del DNA possono essere uno degli elementi responsabili di gravi patologie collegate all’invecchiamento, tra cui quelle cardiache e altre malattie legate all’età.
I ricercatori hanno analizzato le mutazioni somatiche, alterazione del DNA che di solito influiscono sul lavoro svolto dalle cellule staminali all’interno del sangue.
Secondo i ricercatori, proprio queste mutazioni, e le patologie che possono causare, accelerano l’età biologica dell’individuo indipendentemente dall’età cronologica.
L’età biologica e l’età che può essere attribuita ad una persona a seconda delle sue condizioni fisiche rispetto a vari standard di riferimento e che può essere non collegata all’età anagrafica.
Lo studio è stato condotto da ricercatori dell’Università di Edimburgo e dell’Università di Glasgow. I
ricercatori hanno analizzato più di 1000 persone anziane con un’età compresa tra 80 e 90 anni.
I risultati mostravano che il 6% dei partecipanti mutazioni somatiche avevano un’età biologica di quasi quattro anni più vecchia rispetto Ai partecipanti senza mutazioni.
Lo studio è stato pubblicato su Current Biology.