
Piccolissime membrane di carbonio utilizzate come dei fogli sottili per filtrare le molecole, come ad esempio quelle dell’acqua o dell’aria. È il risultato a cui sono giunti alcuni ricercatori dell’Università di Bielefeld guidati dal professor Armin Gölzhäuser. Si tratta di una ricerca che è considerata una base per eventuali applicazioni future.
Ad esempio, se questi sottilissimi fogli, vere e proprie nanomembrane, venissero utilizzate per filtrare l’acqua potrebbero rivelarsi utili per la filtrazione e dunque la depurazione della stessa. Se invece venissero utilizzate per filtrare l’aria, potrebbero essere capaci di annullare la presenza dell’anidride carbonica, ad esempio dalle emissioni scarico dei veicoli.
In ogni caso i ricercatori lasciano intendere che i possibili futuri utilizzi di queste nano membrane a base di carbonio sono ancora difficilmente ipotizzabili in quanto “sappiamo ancora molto poco su ciò che accade quando una molecola passa attraverso un tale setaccio”.
La ricerca fa comunque ben sperare: dovrebbe essere possibile poter modificare la nanomembrana per adattarsi a scopi specifici. “Possiamo adattare la porosità delle membrane per diversi materiali e modificare anche la loro conducibilità, elasticità, densità e spessore”, rivela il professor Gölzhäuser.
Il gruppo di ricerca ha lasciato inoltre intendere di poter produrre anche nanomembrane da utilizzare come pellicola protettiva impermeabile.