NASA ha in mente di usare quadricotteri su Titano

La NASA sta valutando, tra i suoi vari e numerosi progetti, un curioso programma per un’esplorazione più proficua della superficie di Titano, luna di Saturno, già da diversi anni uno degli obiettivi principali per l’esplorazione del nostro sistema solare nel prossimo futuro.
Il programma prevede l’utilizzo di veri e propri quadricotteri, quelli che quotidianamente denominiamo “droni” e che vantano quattro eliche grazie alle quali possono sollevarsi e volare in maniera relativamente stabile.

Secondo gli scienziati della NASA, infatti, questi i velivoli dotati di quattro coppie di rotori impilati potrebbero arrivare a sfruttare l’atmosfera densa e relativamente calma di Titano per volare da un sito all’altro anziché spostarsi tramite i classici rover, che ovviamente impiegherebbero molto più tempo.
Questi quadricotteri, già denominati Dragonfly, sarebbero dunque in grado di esplorare siti diversi e distanti fra loro anche centinaia di chilometri spostandosi da un punto all’altro letteralmente volando.

Uno dei scienziati impegnati in questo progetto è la geologa planetaria Catherine Neish che fa parte di una squadra guidata da Elizabeth Turtle del Johns Hopkins Applied Physics Laboratory (APL). La scienziata definisse questo progetto audace, eccitante ma anche realistico.
Questa proposta è già stata selezionata dalla NASA come una delle due proposte finaliste per quanto riguarda la prossima missione New Frontiers. C’è da credere, dunque, che il progetto possa davvero essere preso sul serio e alla fine finanziato.

Questi quadricotteri sarebbero larghi all’incirca 2 metri e, tramite rotori multipli, vanterebbero un controllo (naturalmente del tutto automatizzato vista la distanza dalla Terra) del veicolo abbastanza stabile. Tuttavia il drone quadricottero passerebbe la maggior parte del tempo a prendere misurazioni a terra e a rilevare dati sul suolo. Il volo sarebbe utilizzato solo per spostarsi da un sito all’altro.
Qualora il progetto Dragonfly venisse scelto, il lancio potrebbe essere effettuato già nel 2025 e il viaggio richiederebbe più o meno cinque anni.

Fonti e approfondimenti

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