NASA sviluppa orologio atomico per navicelle spaziali

Rappresentazione artistica di un satellite con un sistema DSAC a bordo (credito immagine: NASA)

Tramite un articolo apparso oggi sul sito della NASA, l’agenzia americana ha annunciato lo sviluppo di un orologio atomico per l’indicazione precisa della posizione delle navicelle spaziali. Lo sviluppo dell’oggetto, che è in corso comunque da 20 anni, fa parte del progetto Deep Space Atomic Clock (DSAC).
Si tratta, in sostanza, di uno strumento per determinare la posizione di artefatti umani nello spazio in maniera più precisa rispetto agli strumenti attuali.

Attualmente ci si basa su antenne a terra che inviano segnali al veicolo spaziale. Quest’ultimo restituisce il segnale e la differenza di tempo tra l’invio del segnale da parte dell’antenna e la ricezione della risposta, nonché altri parametri, determina la posizione precisa dell’astronave.
Si tratta di un metodo tutto sommato affidabile ma che comunque è caratterizzato da diverse limitazioni. Ad esempio la stazione di terra deve attendere il ritorno del segnale (un processo che può durare anche ore) e durante questa attesa non può eseguire il calcolo relativo alla posizione di un altro veicolo spaziale contemporaneamente.

Il DSAC coprirà dunque quel ruolo che attualmente coprono gli orologi atomici sulla Terra, ossia fornire un cortometraggio preciso a bordo di veicoli per le future missioni NASA. Con questo orologio atomico spaziale il veicolo nello spazio non dovrebbe affidarsi per forza al tracciamento bidirezionale e potrebbe utilizzare il segnale inviato dalla Terra per calcolare la sua posizione senza attendere i comandi dalla Terra stessa.

Senza contare che il DSAC permette di raccogliere una quantità di dati di tracciamento e una migliore qualità degli stessi di molto maggiore.
Inoltre, con questo sistema, possono essere tracciati più satelliti veicoli spaziali contemporaneamente dalla Terra, una caratteristica che sta divenendo sempre più essenziale visto le numerose sonde e satelliti che si lanciano nello spazio, anche ad una certa distanza (vedi gli orbiter intorno a Marte, per fare un esempio).

Fonti e approfondimenti

Condividi questo articolo

C’è un errore?

Hai trovato un errore in questa pagina? Segnalacelo!

Disclaimer notizie

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. L’autore non è responsabile di altri siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.

Notizie scientifiche.it usa i cookie per migliorare l'esperienza di navigazione (Leggi di più)


Dati articolo