
Un documento di gara pubblicato il 13 febbraio 2019 su NASASpaceflight mostra che la NASA ha intenzione di acquistare altri due posti a bordo della navicella russa Soyuz, probabilmente sui lanci Soyuz MS-15 e Soyuz MS-16 che dovrebbe avvenire nell’autunno del 2019 e nella primavera del 2020.
Questa notizia non è in contrasto con quello che ha lasciato intendere a più riprese la stessa NASA, ossia di voler fare sempre più ricorso ad aziende spaziali private per i propri lanci nello spazio, in primis aziende americane.
La stessa NASA vuole assicurarsi, infatti, di avere un”buffer” più ampio tra la rinuncia definitiva alla Soyuz e l’inizio dell’utilizzo di navicelle di compagnie private, nel caso qualche problema possa nascere.
E soprattutto lo fa per far sì che astronauti americani possano essere sempre presenti sulla stazione spaziale internazionale e che non ci siano buchi temporali troppo ampi relativi ad assenze totali di astronauti americani sulla stazione.
Un primo volo di prova con l’utilizzo di una navicella della SpaceX dovrebbe avvenire a marzo mentre una prova con equipaggio dovrebbe avvenire non molto tempo dopo.
E sembra proprio la SpaceX l’azienda privata sulla quale molti stanno scommettendo per il primo volo “privato” della NASA anche perché Boeing si sta mostrando un po’ indietro con i tempi.
L’unica cosa sicura sembra essere il prossimo volo con equipaggio verso la Stazione Spaziale Internazionale programmato con una Soyuz MS-12 per il 14 marzo 2019. Durante questo lancio partiranno l’astronauta russo Aleksey Ovchinin e l’astronauta statunitense Nick Hague. In seguito dovrebbero essere raggiunti dall’astronauta della NASA Christina Koch. I tre resteranno a bordo almeno fino ad ottobre 2019.