Attualmente Marte è inabitabile soprattutto perché non ha praticamente un’atmosfera. La scomparsa dell’atmosfera marziana, come credono gli scienziati, è dovuta alla parallela scomparsa del campo magnetico del pianeta. Senza un’atmosfera degna di questo nome, il pianeta rosso è stato colpito dalle radiazioni e dai venti solari per milioni di anni.
Dunque per rendere abitabile Marte perché non ricostruire un suo campo magnetico? Può sembrare un’idea folle ma la NASA ci sta pensando veramente, come fa notare Inverse.[1]
Campo magnetico agevola formazione di atmosfera
Mercoledì, infatti, nel corso del seminario Planetary Science Vision 2050 che si è tenuto a Washington, il direttore della divisione di scienze planetarie dell’istituto americano, Jim Green, ha accennato proprio a questa ipotesi che dunque, evidentemente, non deve sembrare così pazzesca.
Gli scienziati sanno che i campi magnetici di pianeti sono una sorta di “barriera” che fa da protezione soprattutto nei confronti di raggi solari. Così facendo il campo magnetico agevola la formazione di un’atmosfera e questa, a sua volta, è d’aiuto per il mantenimento di acqua liquida sulla superficie e in generale di un clima più stabile e di un ambiente più “pressurizzato”.
Scudo spaziale farebbe nascere nuovo campo magnetico
Ma come ritiene la NASA di costruire un campo magnetico intorno ad un pianeta? Inizialmente si creerebbe un dipolo magnetico che farebbe da “scudo” e che sarebbe posto in una particolare orbita tra Marte e il Sole, orbita denominata Marte L1. Con il passare del tempo, uno scudo del genere potrebbe portare alla formazione di un campo magnetico e a sua volta quest’ultimo dovrebbe portare alla formazione di un’atmosfera. In questo modo si potrebbe ricreare un ambiente superficiale su Marte che potrebbe vedere la rinascita di specchi d’acqua, forse anche di oceani.
E questo senza contare il fatto che l’acqua che attualmente si ritiene risieda nelle calotte polari del pianeta tenderebbe a sciogliersi andando a rimpinguare ulteriormente questi oceani.
Simulazioni infondono speranza
Si tratta solo di simulazioni, ovviamente, ma già sappiamo che molti anni fa, circa 3,5 miliardi, il pianeta possedeva un’ottima quantità di acqua sulla sua superficie, acqua che è scomparsa quando l’atmosfera è stata spazzata via proprio a seguito della perdita del campo magnetico. Una delle simulazioni effettuate dai ricercatori prevede, a seguito della messa in orbita di questo “dipolo magnetico” spaziale, collocato nella giusta posizione, un surriscaldamento delle fasce equatoriale del pianeta e un collasso del ghiaccio delle calotte. Ciò, secondo gli scienziati, dovrebbe stabilizzare il clima marziano.
Condizioni attuali su Marte molto instabili
Attualmente il clima su Marte è molto instabile. Si pensi solo all’escursione termica tra il giorno e la notte con temperature che possono spostarsi dai 76 °C del giorno ai -90 °C della notte. Si tratta di un ambiente non proprio adattissimo per la vita. Ciò è dovuto al fatto che il pianeta ha perso quasi il 90% della sua atmosfera. Intorno al pianeta è rimasto solo sottile strato fatto quasi esclusivamente di anidride carbonica.
Non è una vera terraformazione
Quella ipotizzata dai ricercatori non è una vera “terraformazione”. Quest’ultima prevede un cambiamento del clima in realtà operato dalla natura in base a ciò che conosciamo del nostro pianeta (più piante creano un effetto serra e quindi un riscaldamento e una stabilizzazione del clima planetario sul lungo periodo). Il metodo ipotizzato da Green, invece, è più “artificiale” e, forse, ancora più “fantascientifico”. Green però ci crede: “Il sistema solare il nostro. Prendiamocelo”.