
La sonda della missione Europa Clipper, che dovrebbe essere lanciata nel 2024 e che vedrà come principale obiettivo la Luna di Giove Europa, potrebbe schiantarsi su Ganimede, altre due lune del gigante gassoso del sistema solare. Lo riferisce, in un nuovo articolo di Space.com, Bob Pappalardo, uno degli scienziati impegnati nel progetto della missione. La dichiarazione è stata rilasciata nel corso di una riunione dell’Outer Planets Assessment Group (OPAG), tenutasi il 15 giugno.
Processo di “smaltimento” della sonda
Si tratta di un normale processo di “smaltimento” della sonda che avverrà alla fine della sua missione. Secondo il ricercatore invece che schiantarsi su Giove, come è effettivamente programmato, si potrebbe risparmiare propellente, e dunque rendere la missione più efficiente, se si lasciasse schiantare la navicella su Ganimede oppure su Callisto.
Sinergia con un’altra missione denominata JUICE
In particolare, secondo Pappalardo, un impatto di Europa Clipper su Ganimede, la Luna più grande di tutto il sistema solare, permetterebbe una maggiore sinergia con un’altra missione dell’Agenzia Spaziale Europea, denominata JUICE, che dovrebbe vedere un’altra navicella entrare proprio nell’orbita di Ganimede. La collocazione nell’orbita di Ganimede avverrebbe più o meno nel periodo dello smaltimento di Europa Clipper. In sostanza l’impatto potrebbe essere osservato dalla navicella JUICE e si potrebbero ottenere tantissimi dati interessanti.
Europa è diventata uno degli obiettivi degli astrobiologi
Europa è diventata nel corso degli ultimi anni uno degli obiettivi più interessanti anche in ambito astrobiologico. La luna, come diverse ricerche hanno suggerito, potrebbe essere caratterizzata dalla presenza di forme di vita le quali potrebbero nuotare nell’oceano che si trova sotto lo strato di ghiaccio superficiale.
Perché la navicella Europa Clipper non si schianterà direttamente su Europa? Per proteggerla: si teme che l’impatto della navicella spaziale possa in qualche modo contaminare l’oceano sotterraneo di Europa probabilmente “sfondando” lo strato di ghiaccio superficiale. I ricercatori hanno calcolato che su Ganimede il rischio di contaminazione sarebbe più basso (anche per Ganimede, in ogni caso, qualcuno ha proposto la possibile esistenza di vita in un oceano sotterraneo sotto lo strato di ghiaccio superficiale).