
I nervi danneggiati potrebbero essere in futuro riparabili con speciali guide fatte di polimeri artificiali secondo quanto descrivono alcuni ricercatori della Scuola di Medicina dell’Università di Pittsburgh.
I ricercatori hanno infatti creato una guida biodegradabile, praticamente un tubicino, fatto di un particolare polimero. Il tubicino è riempito con delle proteine che a loro volta promuovono la crescita della sezione del nervo danneggiato.
Questo significa che, con un “ponte” biodegradabile come questo, non ci sarebbe bisogno di eventuali trapianti di cellule staminali o di nervi di donatori.
Nello studio, pubblicato sulla rivista Science Translational Medicine, viene descritta questa “guida per nervi” realizzata senza cellule che può “colmare un ampio divario di 2 pollici tra il moncone del nervo e il suo muscolo bersaglio”, come spiega Kacey Marra, professoressa di chirurgia plastica della suddetta università e una delle autrici dello studio.
Il problema dei nervi danneggiati risiede nel fatto che, sebbene possano ricrescere naturalmente, non possono farlo fino ad una determinata lunghezza. Se la sezione del nervo danneggiata è troppo lunga, il nervo non riesce più a ricrescere per avvicinarsi al suo “bersaglio”. A questo punto il nervo comincia ad annodarsi e diventa una pallina che può procurare anche dolore, una condizione denominata neuroma.
I ricercatori hanno testato la nuova guida per nervi nelle zampe di quattro scimmie ottenendo ottimi risultati.
Approfondimenti
- Researchers Regrow Damaged Nerves with Polymer and Protein (IA)
- Long-gap peripheral nerve repair through sustained release of a neurotrophic factor in nonhuman primates | Science Translational Medicine (IA) (DOI: 10.1126/scitranslmed.aav7753
)
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