
Una nuova tecnica, denominata “crioneurolisi interventistica”, che vede l’utilizzo di un ago congelato sotto la guida di dispositivi di imaging avanzati è stata presentata al meeting scientifico della Society of Interventional Radiology a Boston. La tecnica viene messa in atto da un radiologo interventista, come riferisce il comunicato della società americana, e potrebbe rivelarsi promettente per le persone che soffrono di dolori persistenti dopo lesioni traumatiche.[1]
Idea “estremamente eccitante”
J. David Prologo, un radiologo nonché professore associato della Scuola di Medicina della Emory University, l’autore principale di un nuovo studio che descrive la tecnica, riferisce che la sola idea di poter rigenerare i nervi danneggiati solo posizionando un ago freddo attraverso la pelle “è estremamente eccitante”. Lo stesso ricercatore lascia intendere che questo metodo potrebbe rivelarsi un’alternativa molto efficace agli oppioidi per gestire dolore.[1]
Il test su otto persone con dolore nervoso cronico
La tecnica è già stata attestata su otto persone con dolore nervoso cronico collegato a precedenti traumi. I ricercatori hanno usato l’imaging per collocare un ago onde congelare i nervi danneggiati. Questo provocava una sorta di degenerazione e la perdita della funzione. Tuttavia, come spiega lo stesso Prologo, dopo questa fase succede qualcosa di “quasi magico”: “Se il nervo viene esposto alla giusta quantità di freddo, nell’area corretta, per il giusto periodo di tempo, si rigenererà, sostituendo il nervo precedentemente danneggiato con uno sano”.[1]
Rigenerazione del nervo
I ricercatori non notavano particolari complicazioni collegate a questa procedura. Tutte le persone sottoposte alla procedura mostravano la rigenerazione del nervo preso di mira. In sei pazienti su otto il dolore migliorava dopo la procedura.[1]
Tecnica utilizzabile anche per altre condizioni
Come spiega ancora Prologo. Questa nuova tecnica di rigenerazione dei nervi per contrastare il dolore causato dai traumi potrebbe essere usata anche per la nevralgia del pudendo e per i dolori post mastectomia o post chirurgici nonché per altre condizioni che di solito vengono trattate con gli antidolorifici. Il vantaggio sta in particolare il fatto che gli aghi possono essere collocati in maniera molto precisa in varie aree del corpo, anche quelle che con altre tecniche risultano irraggiungibili.[1]