
Nel tentativo di capire qual è stata davvero la prima presenza umana nelle isole Falkland, un arcipelago situato al largo delle coste dell’Argentina meridionale, una ricercatrice della National Science Foundation presso il Climate Change Institute dell’Università del Maine ha eseguito nuove analisi di vari reperti, tra cui ossa di animali e resti di carbone, per trovare indicazioni precedentemente sconosciute sull’attività umana in queste isole. Le analisi sembrano dimostrare che c’è stata un’attività umana, anche notevole, prima dell’arrivo degli europei (intorno al 1600) già molti secoli prima.
I resti di carbone
I ricercatori hanno analizzato resti di carbone prelevati da New Island, una delle isole dell’arcipelago, nella parte sud-occidentale, scoprendo che mostrava segni di un aumento consistente dell’attività incendiaria che risalivano almeno al 150 d.C. Diversi picchi significativi sono poi stati trovati da ricercatori e sono stati datati al 1410 d.C. e al 1770 d.C.. Proprio quest’ultimo picco dovrebbe corrispondere al primo insediamento europeo.
I resti di leoni marini e pinguini
Il team ha analizzato anche campioni di animali come leoni marini e pinguini, reperiti dalle coste della stessa isola, scoprendo tracce di dell’utilizzo di proiettili di pietra, una cosa che è coerente con la tecnologia che gli indigeni sudamericani utilizzavano già 1000 anni fa per cacciare diversi animali. Inoltre queste ossa sembravano essere ammucchiate in un unico posto, mucchi probabilmente realizzati da esseri umani.
Indigeni arrivati nelle Falkland prima degli europei
Queste prove mostrano che gli indigeni sudamericani si trovavano nelle Isole Falkland già tra il 1275 d.C. e il 1420 d.C.. Tuttavia, molto probabilmente, ci sono stati sbarchi precedenti a queste date, arrivi che non possono essere esclusi ma che non possono essere datati con certezza. In ogni caso gli indigeni sembrano essere arrivati nell’arcipelago molto prima dell’arrivo degli europei.
Le tracce trovate da ricercatori sono coerenti con quelle della cultura Yaghan (Yámana), un popolo indigeno dell’area della Terra del Fuoco.
Primi soggiorni a breve termine
Probabilmente, almeno nelle fasi iniziali, i nativi devono essere arrivati in queste isole effettuando soggiorni a breve termine per poi ritornare dopo anni, forse ciclicamente. Questa ipotesi viene supportata dalla quantità di materiale e di tracce abbastanza esigua, una quantità che però ha permesso ad Hamley e colleghi di analizzare comunque la loro impronta antropogenica.
Questo studio rappresenta una conferma di tutte le teorie precedenti secondo le quali gli indigeni sudamericani avevano raggiunto Isole Falkland prima dell’arrivo degli europei, un risultato per la Hamley molto gratificante.
Note e approfondimenti
- Evidence of prehistoric human activity in the Falkland Islands (IA) (DOI: 10.1126/sciadv.abh3803)