
Tra le poche famiglie di animali sopravvissuti all’evento dell’asteroide che colpì la Terra 66 milioni di anni fa (evento del confine K-Pg) e che tra l’altro sancì la scomparsa dei dinosauri dal nostro pianeta ci sono i primi antenati degli odierni primati e marsupiali. Queste famiglie di animali, in ogni caso, non se la passarono bene: la deforestazione globale causata dagli enormi incendi che si svilupparono in tutto il mondo fu un ostacolo non semplice da superare.
Un nuovo studio, pubblicato su Ecology and Evolution, si rifà a nuovi modelli computerizzati, a nuove analisi di reperti fossili e a dati provenienti da analisi degli odierni mammiferi per arrivare alla conclusione che gran parte dei mammiferi sopravvissuti all’evento dell’asteroide 66 milioni di anni fa in realtà già non viveva perlopiù sugli alberi.
Le uniche grosse eccezioni sono rappresentate dagli antenati degli odierni primati e degli odierni marsupiali ma i modelli sviluppati dagli scienziati mostrano che queste due famiglie diventarono arboricole subito dopo l’evento.
Secondo quanto spiega Jonathan Hughes, primo autore dello studio e studente di dottorato nel laboratorio di Jeremy Searle, prima dell’evento dell’asteroide le transizioni evolutive da specie arboree e semi-arboree a specie non arboree avevano raggiunto un picco. Le specie di mammiferi del clade Euarchonta (Primati + Dermoptera + Scandentia), invece, sembrano essere rimaste specie arboree attraverso il confine K-Pg. Ciò suggerisce che queste specie di mammiferi, che comprendono anche i nostri antenati, siano state abbastanza flessibili nell’adattarsi al nuovo ambiente che si andò formando, un ambiente con meno alberi, a seguito dell’impatto indirizzandosi verso uno stile di vita meno arboreo.