Notte insonne aumenta sensibilità al dolore il giorno successivo

Dormire male o saltare del tutto una notte di sonno (fare la cosiddetta “notte in bianco”) può portare a vari problemi di salute. Un nuovo studio, pubblicato su JNeurosci, lo conferma e aggiunge che passare una notte in bianco oppure dormire male può portare ad una maggiore sensibilità nei confronti del dolore il giorno successivo.

I ricercatori hanno riscontrato, infatti, che l’attività cerebrale in quelle regioni che percepiscono il dolore aumentava per persone che avevano passato una notte di sonno inadeguato.
Lo studio, dunque, mostra che il cervello elabora il dolore in maniera diversa quando ci si priva del sonno e come la qualità stessa del sonno e la sensibilità al dolore sono strettamente correlate.
Per dimostrarlo i ricercatori hanno tenuto un gruppo di giovani adulti svegli durante una notte in laboratorio sottoponendoli poi a test con stimoli dolorosi il giorno successivo.

Un secondo studio svoltosi on-line, tramite il marketplace di crowdsourcing Amazon Mechanical Turk, ha confermato gli stessi risultati: tutti riportavano un aumento del dolore il giorno successivo causato da un aumento dell’attività nella corteccia somatosensoriale primaria e una ridotta attività nelle regioni dello striato e della corteccia insulare (area che rimodula gli stimoli dolorosi).

Fonti e approfondimenti

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