
L’inquinamento globale arriva ad uccidere più di 9 milioni di persone all’anno secondo un nuovo comunicato dell’Associated Press. Il comunicato si rifà ad un nuovo studio apparso su Lancet Planetary Health. A guidare la triste classifica del numero dei morti per inquinamento sono India e Cina con 2,4 milioni e 2,2 milioni di morti all’anno rispettivamente.
Da considerare, però, anche che India e Cina sono le due nazioni più popolose al mondo. Se consideriamo le morti per ogni 100.000 persone allora al primo posto finiscono il Ciad e la Repubblica Centrafricana con circa 300 morti per ogni 100.000 persone ogni anno. In questi due paesi africani la maggior parte delle morti per inquinamento avviene a causa dell’acqua contaminata. Le percentuali di morti per inquinamento più basse appartengono invece a Brunei, Qatar e Islanda. La media di tutto il mondo è invece di 117 morti per ogni 100.000 persone.
Secondo lo studio il numero dei morti causati dall’inquinamento di tutto il mondo è paragonabile a quello causato dal fumo delle sigarette e dal fumo passivo messi insieme Philip Landrigan, responsabile del Global Public Health Program e del Global Pollution Observatory al Boston College, spiega che il livello di inquinamento non sta diminuendo, in particolare l’inquinamento atmosferico e quello chimico stanno aumentando.
Secondo Landrigan solo negli Stati Uniti sono circa 20.000 le persone che muoiono ogni anno per malattie causate dall’inquinamento da piombo e avvengono soprattutto in ambito professionale. Landrigan spiega che il piombo insieme all’amianto è una delle più grandi cause di inquinamento degli Stati Uniti. Il numero dei morti per inquinamento atmosferico negli Stati Uniti nel corso del 2019 è stato invece di 60.229 (più dei morti per incidenti stradali che sono stati circa 43.000).[1]