
Che il nuoto, in special modo quello praticato in compagnia di altri bagnanti, possa essere un’attività di contrasto alla depressione era un fatto già noto ma ora una nuova ricerca, pubblicata sul British Medical Journal Case Reports, rafforza questa opinione e aggiunge che il nuoto in acque libere e fredde possa essere un trattamento ancora più efficace.
Lo studio, condotto da Chris van Tulleken dell’University College di Londra e da due scienziati dell’Università di Portsmouth, ha preso in analisi l’esperienza di una donna ventiquattrenne affetta da disturbo depressivo maggiore e da ansia. La donna era stata in terapia fin da quando aveva 17 anni ma, nel momento in cui è diventata madre, ha cercato con ogni sforzo di trovare un modo per contrastare la depressione senza utilizzare farmaci.
Ha cominciato dunque a praticare regolari sessioni di nuoto in acque libere, sotto la supervisione degli stessi ricercatori. Questi ultimi notavano un immediato miglioramento del suo amore dopo ogni nuotata. Continuando con queste sessioni, la donna ha gradualmente è riuscita a diminuire le quantità delle sue medicine fino a quando non ne ha più assunte.
I ricercatori hanno dunque cominciato a sospettare che la causa benefica fosse da ricercare nell’immersione in acqua fredda. Questa pratica provoca infatti una risposta allo stress tramite una serie di reazioni fisiologiche e ormonali, reazioni che si sono evolute nel corpo umano per milioni di anni.
Nuotando regolarmente in acqua fredda, il corpo impara a ridurre gradualmente questa risposta cronica allo stress ma allo stesso tempo riduce anche i sintomi relativi alla depressione all’ansia.
Fonti e approfondimenti
- Cold water swimming might ease depression (IA)
- Open water swimming as a treatment for major depressive disorder — van Tulleken et al. 2018 — BMJ Case Reports (DOI: 10.1136/bcr-2018-225007) (IA)
Articoli correlati
- Depressione e demenza, terapia della parola può essere d’aiuto secondo studio
- Yoga basato sul movimento utile per fare esercizio fisico durante autoisolamento in casa
- Misterioso recettore collegato a depressione e ansia forse può essere bloccato
- Collegamento tra resistenza all’insulina e maggior rischio di disturbo depressivo maggiore trovato da ricercatori
- Composto nel vino rosso potrebbe essere usato per trattare depressione e ansia
- Nuova molecola potenzia attività antidolorifica e antidepressiva del sistema nervoso
- Bambini di madri depresse o ansiose più a rischio di battito cardiaco accelerato secondo studio
- Integratori di omega-3 inutili per trattare ansia e depressione secondo studio