
Una nuova fotocamera ad alta risoluzione viene descritta in un nuovo studio pubblicato su Nature Communications e realizzato dagli scienziati della Northwestern University. Come rivela il relativo comunicato, la nuova fotocamera è “in grado di vedere l’invisibile”, può intercettare le immagini da dietro gli angoli e anche attraverso vari corpi tra cui la pelle, la nebbia e anche il cranio degli esseri umani.
Olografia sintetica della lunghezza d’onda
La nuova fotocamera si basa su una tecnica ottica denominata olografia sintetica della lunghezza d’onda: uno fascio di luce viene messo da un sensore, ad esempio uno montato su un’auto, rimbalza sulla barriera, ad esempio un muro, e colpisce l’oggetto che si trova dietro l’angolo. A questo punto la stessa luce rimbalza di nuovo sulla barriera e torna al sensore.
Un algoritmo ricompone poi il segnale della luce diffusa per capire di che forma sono gli oggetti nascosti costruendo in pratica un ologramma. “È come se potessimo installare una telecamera computazionale virtuale su ogni superficie remota per vedere il mondo dalla prospettiva della superficie”, spiega Florian Willomitzer, il principale autore dello studio.
“Introdurrà una nuova ondata di capacità di imaging”
La nuova fotocamera dispone di una alta risoluzione temporale e può acquisire le immagini con precisione submillimetrica. Può inoltre osservare anche gli oggetti in movimento rapido, come un’auto che sfreccia provenendo da dietro l’angolo di una strada.
Willomitzer spiega che questa nuova tecnologia “introdurrà una nuova ondata di capacità di imaging”. Il prototipo può essere modificato anche per lavorare con altre lunghezze d’onda, ad esempio per osservare il cosmo o per i dispositivi di imaging acustico subacqueo. Lo stesso ricercatore fa comprendere che i possibili utilizzi sono tantissimi e che il team sta solo scalfendo la superficie.