
Nuovi esperimenti in laboratorio su esemplari di Caenorhabditis elegans, una specie di verme nematode, sono stati eseguiti da alcuni ricercatori dell’Università di Jena, Germania, e dell’ETH di Zurigo. I ricercatori giungono ad una conclusione che dovrebbe rassicurare tutti i bevitori di questa diffusissima bevanda. Le catechine, composti fenolici antiossidanti presenti nel tè, possono essere collegate ad un invecchiamento ritardato.
Epigallocatechina gallato (EGCG) e sull’epicatechina gallato (ECG),
I ricercatori si sono concentrati soprattutto sull’epigallocatechina gallato (EGCG) e sull’epicatechina gallato (ECG), due delle catechine più abbondanti nel tè verde (50% e 20% della quantità totale delle catechine nelle foglie di tè verde, rispettivamente). Negli esperimenti eseguiti sul Caenorhabditis elegans i ricercatori si accorgevano che queste due sostanze miglioravano la forma fisica dei vermi e la durata della loro vita.
Tra gli effetti c’erano una diminuzione dei grassi e un aumento delle attività degli enzimi di difesa antiossidanti SOD e CAT.
Concentrazione di catechine nei vermi simile a quella degli umani
Come spiegano i ricercatori nello studio, i mammiferi di solito non riescono ad incamerare nel proprio corpo un quantitativo di catechine dal tè verde, dopo un’assunzione orale, come può fare un verme nematode. Diversamente da altri studi simili condotti in passato, in questo i ricercatori hanno testato sui vermi nematodi una concentrazione plasmatica di catechine simile a quella che può occorrere negli esseri umani.
I ricercatori volevano comprendere se questo livello di concentrazione risultava ancora sufficiente per allungare la vita del verme anche ad un livello di concentrazione per questa specie abbastanza basso.
Effetti positivi del tè verde sulla salute umana
I ricercatori ottenevano una risposta positiva; in particolare si accorgevano che anche questo dosaggio bastava per inibire l’attività della catena respiratoria mitocondriale e per innescare una formazione transitoria di specie reattive dell’ossigeno (ROS).
Questo studio si aggiunge diversi altri compiuti in passato che mostrano gli effetti positivi del tè verde sulla salute umana. Alcuni studi, per esempio, hanno dimostrato un collegamento significativo tra l’assunzione di tè verde e l’abbassamento della pressione sanguigna sistolica nonché del livello glicemico digiuno. Inoltre lo stesso consumo di tè verde è stato collegato in passato a perdita di peso nelle persone con diabete di tipo 2 e nelle donne obese.[1]