Nuova specie di enorme coccodrillo che terrorizzava e divorava anche dinosauri

Deinosuchus hatcheri (credito: Daderot, CC0 1.0, Wikimedia Commons)

Il Deinosuchus, un genere di coccodrillo estinto vissuto tra 82 e 73 milioni di anni fa, è stato oggetto di un nuovo studio pubblicato sul Journal of Vertebrate Paleontology. I ricercatori hanno rivisitato i fossili di questo antico animale, ottenuti nel corso degli anni, e hanno confermato la grande voracità e i grandi denti che possedeva, grandi come banane. Con questi denti aguzzi e con la sua mascella potentissima poteva abbattere anche il dinosauro più grande, come riferisce il comunicato stampa relativo allo studio.
Questo genere vantava tre specie, Deinosuchus hatcheri e Deinosuchus riograndensis, che vivevano nell’America dell’ovest, e Deinosuchus rugosus.
I ricercatori che hanno eseguito questo studio hanno identificato e confermato l’esistenza di un’altra specie, Deinosuchus schwimmeri, che viveva a lungo la pianura costiera atlantica (sostanzialmente dal New Jersey fino al Mississippi).

Il Deinosuchus, lungo in media più di 10 metri (ma gli esemplari adulti potevano raggiungere anche i 12 metri), è stato probabilmente il coccodrillo più grande mai esistito, almeno tra quelli individuati dai paleontologi, ed era semplicemente terrificante tanto che incuteva timore anche agli stessi dinosauri carnivori.
È da tempo che paleontologi e scienziati sospettano che questo grosso e famelico coccodrillo predasse i dinosauri e questo nuovo studio sembra avallare proprio questa ipotesi.
I ricercatori, guidati da Adam Cossette, ricercatore dell’New York Institute of Technology College of Osteopathic Medicine (Università Statale dell’Arkansas), confermano infatti che questo coccodrillo aveva una testa molto grande ed era dotato di una mascella con una forza eccezionale in grado sicuramente di addentare un dinosauro anche più grande di lui.

Molto probabilmente era solito terrorizzare gli stessi dinosauri che si avvicinavano sulle rive degli specchi d’acqua per abbeverarsi, come spiega lo stesso Cossette.
Praticamente tutto ciò che respirava e che si trovava nel suo habitat poteva finire nel suo menu, come spiega Stephanie Drumheller-Horton, una paleontologa dell’Università del Tennessee che ha partecipato allo studio.
Il Deinosuchus può essere considerato un animale a metà strada tra un alligatore e un coccodrillo: dotato di un muso largo e lungo, “gonfiato” nell’area anteriore nei pressi del naso, era diverso da qualsiasi altro coccodrillo conosciuto, sia odierno che estinto. Scomparve intorno a 73 milioni di anni fa, nel periodo del meozoico. I motivi della sua dipartita sono sconosciuti.

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