Nuova tecnica per produrre propilene richiede molta meno energia

Credito: pasja1000, Pixabay, 5128607

Una resa energetica più alta nella produzione di propilene tramite un nuovo approccio di catalisi chimica: è l’obiettivo che un team di ricercatori dichiara di aver raggiunto in un nuovo studio apparso su Science.[1] Il propilene è una delle plastiche più utilizzate e prodotte nel mondo; si calcola che il valore della sua produzione superi i 100 miliardi di dollari annui. Viene utilizzato per una varietà di oggetti e di scopi, dalle parti delle automobili fino ai più banali di prodotti di consumo.

Produrlo però non è esente dal consumo di energia. Per produrre propilene, infatti, ci vogliono temperature molto alte, intorno agli 800 °C, come rileva il comunicato apparso sul sito della Northwestern University.[1]
I ricercatori hanno modificato una tecnica esistente per produrre propilene, denominata deidrogenazione ossidativa. Il metodo viene spiegato da Justin Notestein, un professore di ingegneria chimica e biologia della McCormick School of Engineering: “Invece di cercare il catalizzatore giusto, abbiamo decostruito la reazione di deidrogenazione ossidativa in due componenti – deidrogenazione e combustione selettiva dell’idrogeno – e quindi abbiamo progettato un materiale tandem che esegue entrambe le reazioni, in un ordine particolare. Ciò ha prodotto le rese più elevate di propilene mai segnalate”.[2]

Il segreto sono due catalizzatori di grandezza nanometrica, uno fatto con platino che rimuove in maniera selettiva l’idrogeno dal propano, e un altro fatto con ossido di indio, che brucia, sempre in maniera selettiva, l’idrogeno e non il propano. “Questa nanostruttura è in grado di separare e sequenziare le reazioni, anche se entrambi i catalizzatori possono fare entrambe le reazioni. Questa organizzazione è comune in biologia, ma è molto rara con materiali di fabbricazione umana”, spiega ancora Notestein.[1]
Il risultato? Una resa del 30% attraverso un singolo passaggio con il reattore ad una temperatura di 450 °C. Secondo quanto spiega lo stesso scienziato nissuno ha mai dimostrato di poter fare di meglio con questi limiti termodinamici.

Note e approfondimenti

  1. Making Plastics Production More Energy Efficient | News | Northwestern Engineering (IA)
  2. Tandem In2O3-Pt/Al2O3 catalyst for coupling of propane dehydrogenation to selective H2 combustion | Science (IA) (DOI: 10.1126/science.abd4441)
Condividi questo articolo

C’è un errore?

Hai trovato un errore in questa pagina? Segnalacelo!

Disclaimer notizie

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. L’autore non è responsabile di altri siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.

Notizie scientifiche.it usa i cookie per migliorare l'esperienza di navigazione (Leggi di più)


Dati articolo