Nuovi elettrodi per interfacce cervello-computer non invasivi

I nuovi elettrodi in funzione (credito: Nano Letters 2019, DOI: 10.1021/acs.nanolett.9b02019)

Uno dei problemi principali delle interfacce cervello-computer sta negli elettrodi che debbono essere utilizzati per captare le onde cerebrali.
Molto spesso questi elettrodi sono molto invadenti e debbono essere applicati in zone senza capelli con particolari gel appiccicosi.

I nuovi elettrodi presentati in un nuovo studio apparso su ACS Nano Letters risolvono alcuni di questi problemi dato che possono funzionare anche sopra i capelli.
In più sono più flessibili dei normali elettrodi e, come riferisce il comunicato stampa che presenta la ricerca, possono essere utilizzati benissimo nelle interfacce cervello-computer, ad esempio quelle per guidare i veicoli oppure per spostare gli arti artificiali.
Naturalmente possono essere utilizzati anche per fare semplici elettroencefalogrammi.

Il problema dei classici elettrodi, come riferisce lo stesso comunicato, sta proprio nel gel che deve essere utilizzato per l’applicazione: questo particolare gel è difficile da lavare e da togliere dai capelli e per alcune persone può provocare irritazione della pelle. Come se non bastasse, gli stessi capelli possono interferire con i segnali elettrici.

I ricercatori Ming Lei, Bo Hong, Hui Wu hanno sviluppato un elettrodo flessibile, più robusto che non ha bisogno di gel.
Hanno inserito dei nanofili d’argento in una spugna di melamina ed hanno creato un dispositivo che può essere utilizzato anche sulle teste con capelli.

Inoltre il processo per produrli è molto economico (gli stessi ricercatori valutano un costo singolo di 12 centesimi) e possono essere costruiti anche in serie. Sono inoltre resistenti al calore e al sudore e resistono ai movimenti.

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