
Un algoritmo di intelligenza artificiale addestrato per tentare di prevedere l’intensità delle scosse di terremoto: è il nuovo programma informatico, denominato DeepShake, realizzato da un team di ricercatori di Stanford e presentato nel corso del meeting annuale 2021 della Seismological Society of America (SSA).
Il programma analizza tutti i piccoli segnali sismici e le prime deboli onde di un terremoto, e lo fa in tempo reale, fornendo poi degli avvisi, qualora ce ne fosse bisogno, del rischio di forti scosse.
L’algoritmo è stato addestrato con i dati di più di 36.000 terremoti provenienti da un database di registrazioni sismiche dell’area di Ridgecrest, California. L’algoritmo è già stato testato dai ricercatori con questi dati e durante i test riusciva ad inviare gli avvisi di scosse forti tra 7 e 13 secondi prima. Secondo gli stessi ricercatori questo programma potrebbe essere utilizzato per lanciare allarmi precoci o vere e proprie previsioni di terremoti.
“DeepShake è in grado di captare segnali in forme d’onda sismiche attraverso dimensioni di spazio e tempo”, spiega Avoy Datta, uno dei ricercatori impegnati nel progetto insieme ai colleghi Daniel J. Wu, Weiqiang Zhu e William Ellsworth.
I sistemi di allarme tradizionale, secondo ricercatori, risulterebbero infatti più lenti mentre DeepShake fa le sue stime relative alle scosse più forti monitorando direttamente i movimenti del suolo ed eliminando alcuni passaggi intermedi nel processo.
Per creare l’algoritmo ricercatori hanno usato una rete neurale. “Abbiamo notato dalla costruzione di altre reti neurali da utilizzare in sismologia che possono apprendere ogni sorta di cose interessanti, e quindi potrebbero non aver bisogno dell’epicentro e della magnitudo del terremoto per fare una buona previsione”, spiega Wu. “DeepShake viene addestrato su una rete preselezionata di stazioni sismiche, in modo che le caratteristiche locali di quelle stazioni diventino parte dei dati di addestramento”.