
Un nuovo burro di arachidi che permette di acquisire positivi probiotici è stato sviluppato dal ricercatore Dan Perlman.
I probiotici sono microrganismi che vivono nell’apparato digestivo che aiutano a favorire la digestione, a produrre importanti ormoni e vitamine e in generale a rafforzare il sistema immunitario.
È da anni che Perlman sta cercando nuovi modi per “impacchettare” probiotici negli alimenti onde permettere alle persone di acquisirli senza far ricorso a pillole o capsule di terze parti.
I probiotici devono essere ingeriti vivi per poter usufruire delle loro caratteristiche positive ma se non c’è un quantitativo sufficiente di acqua o di altre fonti energie nell’alimento per sostenere questi batteri, essi muoiono rapidamente e quindi sono inutili una volta ingeriti.
I burri di noci Sembrerebbero non essere adatti a stipare probiotici vivi in quanto contengono pochissima acqua. Il ricercatore ha però notato che quando vengono giunti batteri liofilizzati al burro di arachidi, gli stessi batteri restano “sospesi” in una sorta di sonno profondo, ancora vivi ma pronti a rimettersi al lavoro e a “risvegliarsi” una volta che vengono ingeriti dalle persone.
Questo perché restano intrappolati nella struttura della matrice del grasso di questi alimenti, un grasso alquanto cristallino.
Nel nuovo burro di arachidi sviluppato dal ricercatore, ci sono da 500 milioni a un miliardo di batteri in una porzione di due cucchiai, la quantità di una pillola probiotico.
Ora il ricercatore stesso sta cercando un modo per rendere disponibile per il commercio questo nuovo burro di arachidi con probiotici.