C’è un’altra tipologia di biodato che un giorno uno smartwatch potrebbe rilevare dal nostro corpo: i segnali elettrici della nostra pelle. Questi ultimi, infatti, possono rivelarsi a loro volta utili per misurare il nostro livello di stress e dunque tutto ciò che è ad esso collegato, finanche le emozioni.
È quanto ritiene un team internazionale di ricercatori svedesi britannici che hanno sviluppato un metodo per rilevare i segnali biologici prodotti dalla conduttanza della pelle umana.
Questi dati possono essere rilevati da un apposito sensore, ad esempio uno indossabile da polso, e possono essere spediti in tempo reale ad uno smartphone affinché vengono raccolti.
La conduttanza cutanea è tra l’altro alla base delle nuove tecnologie per rilevare le bugie: misura, per esempio, quanto si suda e dunque tutte le reazioni emotive e fisiche collegate.
Il nuovo prototipo si chiama Affective Health e alla sua creazione hanno partecipato 23 esperti. È già stato testato su vari partecipanti in una fase sperimentale e i ricercatori dichiarano di aver trovato molto interessante, tra le altre cose, come partecipanti interagivano con questa tipologia di biodato.
“Lo studio ha rivelato intuizioni per i progettisti delle tecnologie indossabili emergenti, e in particolare dei dispositivi indossabili basati sui biodati. Il design è di fondamentale importanza per aiutare gli utenti a comprendere le loro risposte corporee”, spiega Corina Sas, ricercatrice della Lancaster University che ha partecipato al progetto finanziato nel contesto del programma Horizon2020 dall’Unione Europea.
Approfondimenti
- Ambiguity as a Resource to Inform Proto-Practices: The Case of Skin Conductance (IA) (DOI: 10.1145/3318143)