Un nuovo farmaco indirizzato al contrasto dell’Alzheimer sembra avere effetti positivi per quanto riguarda il rallentamento del declino cognitivo. Questi sono stati i risultati dei primi test condotti da un gruppo di ricercatori che hanno pubblicato il proprio studio sul New England Journal of Medicine[2], secondo quanto riferisce un comunicato di WebMD.[1]
Farmaco è denominato donanemab
Il farmaco è denominato donanemab. Si tratta di un farmaco biologico che ancora in fase di sperimentazione e che è stato creato proprio per trattare i primi sintomi della malattia di Alzheimer. È un anticorpo mirato ad una proteina prodotta nel midollo osseo, l’amiloide-beta. Secondo molte ricerche questa proteina e le sue malformazioni sono collegate proprio al morbo di Alzheimer.[3]
Risultati confortanti
I ricercatori che hanno pubblicato un nuovo studio hanno ottenuto risultati confortanti nel corso di esperimenti effettuati su 257 pazienti di cui 131 ricevevano il donanemab e 136 ricevevano uno placebo. I soggetti che ricevevano il farmaco mostravano un declino cognitivo fino al 32% più lento rispetto ai soggetti che ricevevano le sostanze placebo. Inoltre i soggetti che ricevevano questo farmaco, comunque ancora sperimentale, mostravano un minore quantitativo di placche amiloidi nel cervello (si pensa che l’accumulo di queste placche sia uno una delle cause dell’Alzheimer), rispetto ai soggetti placebo.
Velocità del declino cognitivo
Anche se la velocità del declino cognitivo nei soggetti che assumevano il farmaco sperimentale risultava più lenta, al momento non sembrano ancora chiari i vantaggi effettivi che i soggetti con Alzheimer potrebbero ricevere. I ricercatori, infatti, non hanno visto particolari benefici quando valutavano i soggetti in altri test per misurare le capacità cognitive. Questo vuol dire che ulteriori esperimenti e test andranno comunque effettuati per capire davvero i benefici di questo farmaco per quanto riguarda l’Alzheimer.[1]