
Uno nuovo materiale ferroelettrico “bidimensionale”, che vanta uno spessore di soli due atomi, è stato scoperto dai ricercatori dell’Università dell’Arkansas. Si tratta di membrane molto sottili, definite come “ultrasottili”, nel comunicato stampa, tramite le quali si potrebbero realizzare innovative applicazioni nel campo dell’optoelettronica e della meccanica.
Inoltre, per quanto riguarda il comparto elettrico, i ricercatori immaginano possibili utilizzi per quanto riguarda l’archiviazione dei dati in dispositivi ultrasottili che, proprio perché così poco spessi, potrebbero essere pieghevoli (in pratica degli SSD sottili quanto un foglio di carta).
Il nuovo materiale è composto da un solo strato di seleniuro di stagno, un materiale ferroelettrico bidimensionale inserito nella famiglia chimica dei monocogenuri di gruppo IV. Il materiale è stato creato cambiando il momento del dipolo elettronico dei monostrati di seleniuro di stagno “coltivati” su un substrato di grafite.
Il nuovo materiale bidimensionale viene descritto in uno studio apparso su ACS Central Science.
Approfondimenti
- L’acqua si divide per degradare i monochalcogenidi del gruppo IV bidimensionali in nanosecondi | ACS Central Science (IA) (DOI: 10.1021/acscentsci.8b00589)
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