
Un gruppo di ricercatori del National Institute of Standards and Technology (NIST), Stati Uniti, ha scoperto che un particolare materiale superconduttore, il ditelluride di uranio composto, o UTe2, potrebbe rivelarsi molto utile nei computer quantistici per supportare la cosiddetta coerenza quantistica.
Quest’ultima viene meno quando, proprio nei computer quantistici, quando i qubit non possono funzionare per il tempo necessario onde terminare il calcolo.
La coerenza quantistica, nei computer quantistici, è difficile da mantenere a causa dei vari disturbi ambientali, anche i più deboli.
Secondo i ricercatori dell’istituto statunitense, questo nuovo materiale superconduttore potrebbe rendere finalmente possibile costruire circuiti logici quantistici efficaci grazie alla sua resistenza ai campi magnetici, una cosa rara tra i materiali superconduttori.
“Questo è potenzialmente il silicio dell’era dell’informazione quantistica”, riferisce Nick Butch, uno dei progettisti del team di ricerca che ha fatto la scoperta.
I minuscoli qubit costruiti con questo materiale potrebbero essere agevolmente schermati e protetti dall’ambiente circostante, soprattutto dal resto dei componenti del computer.
I risultati dello studio sono stati pubblicati su Science .
Approfondimenti
- Newfound Superconductor Material Could Be the ‘Silicon of Quantum Computers’ | NIST (IA)
- Nearly ferromagnetic spin-triplet superconductivity | Science (IA) (DOI: 10.1126/science.aav8645)