Nuovo polimero può immagazzinare gas naturale più efficientemente

Un metodo migliore per lo stoccaggio del gas naturale potrebbe rivelarsi uno dei fattori positivi per un vero contrasto all’aumento della temperatura globale causato dall’utilizzo improprio di carbone e petrolio come combustibili.

Proprio per questo due ricercatori, Mert Atilhan della Texas A&M University e Cafer Yavuz del Korea Advanced Institute of Science and Technology (KAIST), stanno sviluppando un nuovo polimero che può immagazzinare il gas naturale in maniera più efficiente rispetto ai metodi utilizzati fino ad ora.

Come spiega lo stesso Atilhan, “se il gas naturale può essere immagazzinato efficacemente, può essere utilizzato facilmente, anche in aree remote”, ovvero quelle aree dove di solito si fa ricorso solo al carbone e all’estrazione del petrolio.
Il metodo tradizionale di stoccaggio del gas naturale in forma compressa richiede una compressione ad alta pressione oppure una riduzione estrema della temperatura.

In questo nuovo procedimento il gas naturale viene assorbito da un polimero assorbente e poroso ad una pressione relativamente bassa, ossia da 100 a 900 psi, e a temperatura ambiente, una cosa che risolve entrambi i problemi.

È lo stesso Atilhan a spiegare il percorso intrapreso dalla sua ricerca: “Con questo lavoro, stiamo introducendo un nuovo materiale a base di plastica in grado di immagazzinare il gas naturale in modo molto efficace. Abbiamo battuto il record mondiale per lo stoccaggio di gas naturale e superato ampiamente l’obiettivo per i materiali per essere considerati fattibili, come stabilito dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti (DOE). Inoltre ha un costo di produzione molto economico, il che ne rende ancora più attrattivo l’utilizzo in applicazioni diffuse.”

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