
Un team di ingegneri ha sviluppato un nuovo modo di riciclare il polistirolo, rivoluzionando potenzialmente l’industria della plastica. La loro tecnica, descritta nel Chemical Engineering Journal, utilizza la pirolisi per scomporre il polistirene in componenti riutilizzabili. Questo metodo potrebbe rendere il riciclaggio del polistirene sia conveniente che efficiente dal punto di vista energetico, affrontando una sfida ambientale significativa.
Processo e vantaggi
Il processo prevede il riscaldamento del polistirene a oltre 450°C in un ambiente privo di ossigeno, scomponendolo in monomeri. Questi monomeri possono quindi essere purificati e riformati in nuovo polistirene. Secondo il dottor Bernardo Castro-Dominguez, docente di ingegneria chimica presso l’Università di Bath, questo approccio potrebbe consentire di riciclare fino al 60% del polistirene, riducendo significativamente la dipendenza dai combustibili fossili.
Impatto economico e ambientale
Il professor Michael Timko del Worcester Polytechnic Institute evidenzia i vantaggi economici e ambientali di questo metodo. L’energia richiesta per questo processo è minima, paragonabile al funzionamento di un microonde per 30 minuti. Inoltre, il costo di riduzione delle emissioni di carbonio utilizzando questa tecnica è inferiore rispetto a molti altri metodi di riciclaggio. I ricercatori ritengono che con politiche adeguate, l’attrattiva economica di questo metodo di riciclaggio potrebbe essere ulteriormente rafforzata.