Nuovo sensore di umidità imita il naso dei cammelli

Credito: StockSnap, Pixabay, ID: 2608856

Un nuovo sensore realizzato grazie allo studio dei nasi dei cammelli. È l’obiettivo che hanno raggiunto alcuni ricercatori che hanno pubblicato uno studio su ACS Nano.[1]

Il naso dei cammelli

La caratteristica principale e più conosciuta dei cammelli risiede nel fatto che riescono a vivere con pochissima acqua. Tuttavia hanno anche un’altra caratteristica che è meno conosciuta: hanno un naso grazie al quale riescono a rintracciare piccole tracce di umidità in ambienti, quali quelli dei deserti, dove di acqua ce n’è pochissima.
I ricercatori hanno realizzato un nuovo dispositivo che funziona più o meno come funziona il naso dei cammelli: riesce a rilevare, e in maniera anche affidabile, le variazioni dei livelli di umidità.

Nuovo dispositivo

Il nuovo dispositivo potrebbe rivelarsi utile per localizzare l’acqua in ambienti molto aridi oppure per localizzare una perdita o finanche i gas di scarico prodotti dagli impianti industriali.
Naturalmente esistono già dei rilevatori di umidità ma, come fa notare il comunicato che presenta lo studio, molti di essi presentano dei limiti. Ad esempio possono avere un basso livello di sensibilità oppure possono funzionare male se c’è troppa luce del sole.

Struttura polimerica porosa

I ricercatori hanno analizzato l’interno del naso dei cammelli, in particolare il rivestimento di muco grazie al quale riescono ad assorbire le particelle d’acqua. Hanno quindi creato una struttura polimerica porosa simile che vanta la presenza di particolari molecole (denominate zwitterioni) che simulano proprio le caratteristiche del muco. Quest’ultimo, nel naso dei cammelli, infatti, può cambiare a seconda del variare dell’umidità.
Nel corso dei test il dispositivo si rivelava molto efficiente: riusciva a trovare una fonte d’acqua e a anche a rilevare l’umidità emessa dal corpo umano attraverso la sudorazione.

Interfaccia touchless per comunicare con il computer

Anzi, visto che il dispositivo riusciva anche a rilevare i più piccoli movimenti delle dita, i ricercatori sono giunti alla conclusione che potrebbe rivelarsi utile come interfaccia touchless per comunicare con il computer.
Infine hanno scoperto che l’abilità del dispositivo stesso, essendo regolabile, almeno potenzialmente può essere migliorata tramite l’intelligenza artificiale.

Note

  1. A Camel Nose-Inspired Highly Durable Neuromorphic Humidity Sensor with Water Source Locating Capability | ACS Nano (DOI: 10.1021/acsnano.1c10004)
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