Nuovo sensore ingeribile facilità controllo dell’assunzione di farmaci per tubercolosi

Un nuovo sensore commestibile potrà essere d’aiuto per L’erogazione dei farmaci per i malati di tubercolosi secondo quanto pubblicato da un nuovo studio apparso su PLOS Medicine.

Il sensore è già stato testato su 77 pazienti in California Per far assumere loro le dosi giornaliere di medicina.
Proprio la scarsa aderenza ai regimi di trattamento è uno dei problemi principali della tubercolosi che ogni anno colpisce più di 10 milioni di persone. Nel solo 2017, per esempio, sono morte più di 1,6 milioni di persone a causa di questa patologia.

I ceppi continuano a riemergere proprio perché i pazienti non sono in grado di affrontare la terapia per motivi vari.
Questa nuova terapia, denominata Wirelessly Observed Therapy (WOT), vede l’ingerimento da parte del paziente di un piccolo sensore Che alla grandezza di una pillola.

In più il paziente deve indossare una sorta di cerotto sul busto che trasmette dati quali i livelli dei farmaci assunti tramite Bluetooth. In questo modo il medico può ottenere sempre sotto controllo l’assunzione del farmaco da parte del paziente anche tramite una semplice app sullo smartphone.

I ricercatori dietro lo studio, tra cui Sara Browne, professoressa di medicina clinica presso l’Università della California di San Diego, e Mark Cotton, professore di pediatria e salute dei bambini presso la Stellenbosch University, credono che questa nuova tecnologia possa avere profonde implicazioni positive sui tassi di su pericolosi soprattutto in quelle nazioni in via di sviluppo, ad esempio in India o in Sudafrica, dove i pazienti non riescono a portare avanti le terapie a causa di barriere geografiche e dei tassi di povertà.

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