Nuovo sensore misura acetone gassoso rilasciato dalla pelle: è “l’ultima frontiera” dei dispositivi per monitorare salute

Il nuovo sensore misura l'acetone rilasciata dalla pelle (credito: DOI: 10.1371/journal.pone.0267311 | Anthony Annerino, Michael Faltas, Manoj Srinivasan, Pelagia-Irene Gouma)

Un sensore indossabile che può rilevare le piccole quantità di gas rilasciate dalla pelle per monitorare la salute delle persone: è il dispositivo a cui stanno lavorando alcuni ricercatori dell’Università Statale dell’Ohio. Come spiega Anthony Annerino, uno studente laureato in scienze e ingegneria dei materiali della suddetta università, il nuovo dispositivo risulta non invasivo e “completamente passivo” per l’utente.

Sensori indossabili per monitorare la salute

Di solito i sensori indossabili per monitorare la salute degli individui si basano sul rilevamento dei segnali elettrici onde individuare le sostanze chimiche, ad esempio nel sudore. Tuttavia i sensori che si basano sulla traspirazione, come spiega il comunicato di università americana, richiedono enormi quantità di sudore per ottenere un buon rilevamento.
Il nuovo dispositivo si rivelerebbe particolarmente utile per misurare i biomarcatori legati ai disturbi metabolici e alle patologie cardiache o al diabete.

Davvero l’ultima frontiera

Capire la salute di una persona attraverso la pelle è “davvero l’ultima frontiera”, come spiega Pelagia-Iren Gouma, una professoressa di scienze dei materiali e una delle autrici dello studio.
Il team prevede di ottenere il primo concept in 6 mesi e i primi test sulle persone in un anno. Il dispositivo andrebbe collegato su quelle zone del corpo a bassa sudorazione, ad esempio dietro l’orecchio oppure sulle unghie. Si tratta di una nuova generazione di sensori per la pelle che un giorno diventerà la norma, spiega Gouma.

Misura acetone gassoso rilasciato dalla pelle

Quello che misura il sensore sono le piccole quantità di acetone gassoso che viene normalmente rilasciato dalla pelle. Si tratta di una sostanza che può offrire diverse informazioni. Ad esempio alcuni studi hanno mostrato che i livelli di acetone contenuti nel respiro possono essere collegati ai livelli di zucchero nel sangue e a quelli di combustione di grassi.

Pellicola fatta di derivati dalla cellulosa vegetale e di polimeri elettroattivi

Il sensore si serve di una pellicola fatta di derivati dalla cellulosa vegetale e di polimeri elettroattivi. La particolarità di questa pellicola sta nel fatto che può piegarsi a seconda della quantità di acetone che rileva.

Può flettersi e la flessione avviene in pochi millisecondi

Come spiega Annerino, se viene esposto a particolari sostanze chimiche piuttosto che ad altre la pellicola può flettersi e la flessione avviene in pochi millisecondi. Tramite particolari algoritmi, basati sulla tecnica dell’apprendimento automatico, poi, si possono tracciare questi cambiamenti i dati possono essere raccolti per una valutazione a lungo termine.

Note e approfondimenti

  1. Towards skin-acetone monitors with selective sensitivity: Dynamics of PANI-CA films (DOI: 10.1371/journal.pone.0267311)
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