Nuovo studio ribalta equazione di Drake: è probabile che siamo l’unica civiltà intelligente nella nostra galassia

Equazione di Drake (credito: University of Rochester, immagine completa)

Il paradosso di Fermi può vantare una nuova risposta basata su uno studio, prodotto dall’University of Humanity Institute della Oxford University e pubblicato su arXiv. E si tratta stavolta di una soluzione abbastanza deprimente: secondo i nuovi calcoli è molto probabile che gli umani siano i soli esseri viventi nell’universo osservabile.
La nuova ricerca, pubblicata in un articolo dal titolo “Dissolving the Fermi Paradox”, rivaluta dunque questo paradosso e lo fa dando un nuovo sguardo alle equazioni di Drake, negli ultimi anni messa un po’ da parte in quanto tacciata di troppo semplicismo e considerata troppo di parte nel tentativo di dimostrare che, data l’enorme vastità dell’universo e l’enorme numero di pianeti, la vita nel cosmo sia cosa comune.

Anche secondo Anders Sandberg, Eric Drexler e Toby Ord, i tre autori dello studio, l’equazione di Drake, così come altre proposte simili, assume implicitamente un livello troppo alto di certezza riguardo a parametri che invece sono altamente incerti.
Esaminando in dettaglio questi parametri, infatti, e prendendo in essere modelli di transizioni chimiche e genetiche per quanto riguarda i percorsi all’origine della vita, i tre studiosi sono convinti che il livello di incertezza al riguardo sia molto grande.

Come spiega Sandberg su Univere Today, “Molti parametri sono molto incerti alla luce delle attuali conoscenze. Mentre abbiamo imparato molto di più su quelli astrofisici dai tempi di Drake e Sagan negli anni ’60, siamo ancora molto incerti sulla probabilità della vita e dell’intelligenza”.
Lo stesso studioso sottolinea anche l’aspetto psicologico quando ci si trova di fronte ad un’equazione come quella di Drake: se si è fiduciosi riguardo alla possibile esistenza di vita extraterrestre, è facilissimo ottenere stime con un grande numero.

Secondo quello che sappiamo al momento, non dovrebbe sorprenderci per nulla se non riusciremo mai a trovare un’intelligenza extraterrestre.
Lo stesso team, però, ci tiene a precisare che queste conclusioni non significano che l’umanità sia sola nell’universo in quanto a vita intelligente o che non si trovarà mai traccia di civiltà extraterrestri, sia passate che presenti. La conclusione dello studio dovrebbe solo lasciare intendere che, con le conoscenze che abbiamo oggi, bisogna essere molto più prudenti e che l’unica stima intelligente da fare oggi è che l’umanità è l’unica specie intelligente in tutta la Via Lattea. E che non dovrebbe neanche sorprenderci se lo fossimo anche in tutto l’universo osservabile.

Fonti e approfondimenti

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