
Si chiamerà Toliman il nuovo telescopio spaziale “a basso costo” finanziato dal governo australiano che sarà utilizzata praticamente solo per cercare pianeti, possibilmente simili alla Terra, intorno al sistema stellare più vicino a noi, quello di Alfa Centauri.
La denominazione “Toliman” sta per Telescope for Orbital Locus Interferometric Monitoring of our Astronomical Neighborhood ma è anche il nome ufficiale di Alfa Centauri B, una delle stelle del sistema.
Sistema di Alfa Centauri
Questo sistema, che è lontano da noi solo poco più di quattro anni luce, è diventato molto interessante per la caccia agli esopianeti, in particolare quelli di tipo terrestre, quando si è scoperto un pianeta, probabilmente delle dimensioni della Terra, soprannominato Proxima b, che orbita intorno alla stella Proxima Centauri, una delle tre del sistema stellare triplo di Alfa Centauri.
Già lanciato un piccolo “modello”
Alcuni dei contratti per diverse parti del telescopio sono già stati firmati, come spiega Peter Tuthill, ricercatore dell’Università di Sydney, uno dei primi che ha proposto lo sviluppo di un nuovo telescopio spaziale che si concentri solo su questo interessantissimo e vicinissimo sistema per scoprire eventuali esopianeti.
I ricercatori hanno già lanciato, per scopi di test, un “modello” di piccole dimensioni del telescopio tramite il satellite CUAVA-1 che ha poi attraccato sulla stazione spaziale internazionale.
Ulteriori test di laboratorio sono in corso da parte del team di ricerca dell’Università di Sydney per definire alcune tecnologie e dettagli che poi permetteranno la costruzione del vero telescopio.
Tecnologie già “mature”
I componenti principali, in ogni caso, si serviranno di una tecnologia che è già abbastanza matura e quindi si possono costruire anche oggi, come spiega Olivier Guyon, ricercatore dell’Università dell’Arizona nonché presidente del progetto Breakthrough Watch in seno alla Breakthrough Initiatives
del miliardario Yuri Milner, altro istituto finanziatore.
Sistema di Alfa Centauri
Il telescopio si concentrerà soprattutto su Alpha Centauri A e B, due stelle che gravitano una intorno all’altra formando quello che è a tutti gli effetti un sistema binario inserito in un sistema triplo. C’è infatti anche una terza stella, Proxima Centauri, a volte definita anche Alpha Centauri C, che si trova in orbita un po’ più distante ma sempre all’interno del sistema.
Alpha Centauri A e B sono divise da una distanza che è un po’ più grande di quella che separa Urano dal Sole.
Telescopio Toliman userà particolare lente
Con il telescopio i ricercatori sonderanno l’eventuale esistenza di esopianeti nella zona abitabile di tutte e due le stelle. Il telescopio Toliman farà ricorso ad una particolare tecnologia che si servirà di una lente pupillare diffrattiva. Questa lente, una volta recepita la luce proveniente dalla coppia di stelle, eseguirà una sorta di “trucco ottico” dipanando la stessa luce in migliaia di pixel i quali poi verranno elaborati tramite un algoritmo per ottenere l’immagine.
Si cercheranno piccole oscillazioni delle stelle del sistema
La speranza è quella di notare piccoli spostamenti nella posizione delle due stelle che possano essere causati dalla piccola attrazione gravitazionale di un pianeta in orbita intorno a loro. Proprio perché si tratta di due stelle e non di una la misurazione astrometrica potrà essere effettuata con più facilità e precisione in quanto la distanza tra le stelle è minima. Anche una minima, piccola oscillazione da parte di una delle due stelle potrebbe indicare la presenza di un pianeta.
Il sistema di Alpha Centauri è perfetto per una tecnica del genere. È come se qualcuno avesse messo le stelle posizionandole in questo particolare sistema proprio vicino a noi per farci mettere a punto una missione come questa, come lascia intendere lo stesso Tuthill.