
Un nuovo sistema che potrebbe portare a diagnosticare la malattia di Alzheimer tramite un esame del sangue è stato creato da un gruppo di ricercatori dell’Università Nazionale di Singapore (NUS).
Il sistema, denominato APEX (Amplified Plasmonic EXosome), è strutturato in modo che possa individuare un marcatore molecolare precoce dell’Alzheimer, il beta amiloide aggregato (Aβ).
Si tratta di una tecnologia, secondo il comunicato apparso sul sito dell’Università, “altamente sensibile” che può fornire una diagnosi “accurata, paragonabile all’immagine PET del cervello”. Quest’ultima rappresenta lo standard per la diagnosi dell’Alzheimer.
La differenza sta nel fatto che un test effettuato con il sistema APEX, a detta dei ricercatori, costerebbe solo 30 dollari, meno dell’1% del costo che si deve affrontare con l’imaging PET.
Il sistema vede un’analisi diretta del campione di plasma sanguigno e risulterebbe anche molto semplice da utilizzare.
I risultati dello studio durato due anni che ha portato alla creazione di questo metodo sono stati pubblicati su Nature Communications.
Una delle caratteristiche principali di questo sistema non sta però nel costo o nella facilità di utilizzo ma nel fatto che permette, sempre secondo i ricercatori, diagnosi molto precoci rispetto ai metodi classici.
Proprio la diagnosi intempestiva della malattia di Alzheimer è una delle cause principali dell’insuccesso delle terapie che hanno bisogno di interventi precoci. Una soluzione può arrivare con il sistema del PET imaging o con il test del liquido cerebrospinale, ma si tratta di test troppo costosi che non sono dunque ampiamente adottati.
Il nuovo test “cattura” efficacemente, e ne misura le quantità, solo le molecole di beta amiloide più significative nel campione di sangue e allo stesso tempo quelle più “precoci”, onde analizzare le prime forme aggregate di questa proteina per consentire il rilevamento dell’Alzheimer ancor prima che compaiano i classici sintomi clinici.
Approfondimenti
- Groundbreaking new blood test for Alzheimer’s disease | NUS Research News (IA)
- Subtyping of circulating exosome-bound amyloid β reflects brain plaque deposition | Nature Communications (IA) (DOI: 10.1038/s41467-019-09030-2)
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