Nuovo test portatile identifica funghi velenosi contenenti amanitina

Amanita phalloides (credito: George Chernilevsky, PD, via Wikimedia Commons)

Un nuovo test effettuabile con un dispositivo portatile, dunque più pratico e veloce, per identificare i funghi velenosi è stato sviluppato dai ricercatori dell’Agricultural Research Service (ARS) statunitense.
Ad oggi il consumo di funghi velenosi provoca ancora un centinaio di morti all’anno in tutto il mondo e costringe altre migliaia di persone ad un’assistenza medica urgente.

Alcuni dei problemi più gravi da parte dei funghi velenosi sono causati dall’amanitina, una classe di tossine. Ed è proprio l’amanitina ad essere stata oggetto dello studio da parte di ricercatori che hanno creato un nuovo test per identificare la presenza di questa sostanza anche in sole 10 parti per miliardo, il tutto in circa 10 minuti e con un campione delle dimensioni di chicco di riso.

Il test può essere effettuato anche con campioni di urina dei soggetti che hanno mangiato funghi contenenti amanitina e funziona anche con le urine dei cani (molto spesso proprio i cani sono tra i primi a mangiare i funghi velenosi).

La possibilità di rilevare la tossina anche nelle urine è stata un’aggiunta casuale a quelli che erano i propositi dei ricercatori, come spiega Candace Bever, una delle ricercatrici impegnate nel progetto: “Abbiamo sviluppato il test principalmente per i funghi come prodotti alimentari. Casualmente, è stato abbastanza sensibile da rilevare anche la tossina nelle urine”.

L’amanitina è una tossina facente parte del gruppo delle amatossine (o amanitine) ed è presente in diverse specie di funghi, soprattutto nell’Amanita phalloides e in altre specie del genere Amanita, nonché in altri generi di funghi quali Conocybe, Galerina e Lepiota.

Il test identifica solo la presenza di amanitina e non la presenza di altre sostanze come allucinogeni o altre tipologie di tossine che a loro volta possono causare problemi come quelli all’apparato gastrointestinale o a quello neurologico.
In sostanza il test non determina se il fungo è commestibile o meno ma solo se contiene o meno amanitina, informazione importante in quanto identificare in maniera rapida e con sicurezza la tipologia di avvelenamento facilita di molto il lavoro degli addetti al pronto soccorso.

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