
Il nylon potrebbe essere proficuamente utilizzato come componente per dispositivi elettronici trasparenti.
A questo risultato è giunto uno studio guidato da un gruppo di ricercatori dell’Istituto Max Planck per la Ricerca sui Polimeri dell’Università Johannes Gutenberg di Magonza e dell’Università di Tecnologia di Lodz.
I ricercatori hanno compreso che è possibile sfruttare proficuamente le cosiddette “proprietà ferroelettriche” del nylon per separare, e tenere separate, le cariche elettriche positive e negative. Queste proprietà sono molto utili nello sviluppo di sensori, memorie ed altri dispositivi per raccolta di energia elettrica.
Hanno sviluppato condensatori con una pellicola sottile di ferro ferroelettrico sciogliendo il nylon in un miscela di acido trifluoroacetico e acetone e solidificandola nuovamente sotto vuoto.
Le sottili pellicole di nylon risultanti sono caratterizzate da uno spessore di 100 nanometri, 100 volte più sottili del diametro di un capello umano.
Kamal Asadi, uno dei ricercatori impegnati nel progetto, spiega: “Usando questo metodo, abbiamo prodotto pellicole sottili estremamente lisce. Questo è molto importante perché impedisce la rottura elettrica ad esempio dei condensatori e la distruzione dei circuiti elettronici. Allo stesso tempo, la scorrevolezza consente di avere pellicole sottili trasparenti e infine dispositivi elettronici trasparenti”.
I ricercatori hanno già prodotto condensatori in nylon ad alte prestazioni che possono resistere a milioni di cicli operativi.
In generale queste sottili pellicole di nylon potrebbero essere utili per componenti elettronici flessibili o pieghevoli e soprattutto per l’elettronica indossabile, di quella innestata negli stessi capi d’abbigliamento.
Approfondimenti
- Solution-processed transparent ferroelectric nylon thin films | Science Advances (IA) (DOI: 10.1126/sciadv.aav3489 )
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