
Alcune nazioni non stanno eseguendo un numero sufficiente di test per rilevare il nuovo coronavirus SARS-CoV-2: lo riferisce il massimo funzionario dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus nel corso di una conferenza stampa.
Si tratta di una critica che tra l’altro è stata portata avanti anche da molte parti in Italia verso altre nazioni europee accusate di voler tener bassi i numeri per secondi fini.
“Non abbiamo visto un’escalation abbastanza urgente nei test, nell’isolamento e nella traccia dei contatti, che è la spina dorsale della risposta”, dichiara chiaramente Ghebreyesus il quale aggiunge ancora abbastanza chiaramente: “Abbiamo un semplice messaggio per tutti i paesi: test, test, test”.
Secondo l’OMS, dunque, debbono essere eseguiti i test su tutti i casi sospetti e su tutti coloro che sono stati in contatto con loro durante le precedenti 48 ore.
Il massimo esponente dell’OMS non ha citato alcun paese direttamente anche se risulta abbastanza chiaro che tra questi paesi possono essere inclusi anche gli Stati Uniti che hanno volutamente ritardato o limitato il numero dei test all’interno del paese.
“Tutti i paesi dovrebbero essere in grado di testare tutti i casi sospetti. Non possono combattere questa pandemia con gli occhi bendati, dovrebbero sapere dove sono i casi”, riferisce ancora Tedros.
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