
Il 19 luglio è stata la giornata più caldo mai registrata nel Regno Unito con una temperatura che ha superato i 40° centigradi ma, secondo un nuovo articolo pubblicato dall’Istituto per la fisica atmosferica dell’Accademia cinese delle scienze (CAS) queste temperature estreme diverranno la normalità intorno all’anno 2050.
Temperature non faranno che aumentare
Secondo i modelli sviluppati dai ricercatori dell’istituto cinese, infatti, le temperature non faranno che aumentare e ci saranno sempre più spesso eventi di caldo estremo. E, secondo i risultati conseguiti dagli stessi ricercatori, che hanno pubblicato lo studio su Advances in Atmospheric Sciences,[1] questi cambiamenti sono da addebitare alle emissioni prodotte dall’uomo, sostanzialmente alla presenza dei gas serra nell’atmosfera.
Ondate di caldo estremo aumenteranno di oltre il 30%
Secondo quanto spiega il comunicato, infatti, i gas serra sono stati i principali responsabili dei cambiamenti climatici in passato e, al di là della causa antropica, lo saranno anche in futuro. I modelli dei ricercatori suggeriscono che le ondate di caldo estremo aumenteranno di oltre il 30% nel corso del prossimo futuro e due terzi delle responsabilità di questo momento sono da addebitare ai gas serra. Chunzai Wang, uno dei ricercatori della CAS impegnati nello studio, spiega che lui e colleghi hanno analizzato diversi processi fisici della variabilità climatica della Terra tra cui i modelli della circolazione atmosferica e le forzature esterne, ad esempio i gas serra prodotti dall’uomo.
Modelli di circolazione atmosferica
I modelli di circolazione atmosferica sono modelli che rappresentano le modalità con le quali l’aria scorre nell’atmosfera, cosa che ne può influenzare la temperatura. Questi modelli di circolazione possono essere influenzati da vari fattori, tra cui la rotazione terrestre.
Ondata di caldo avvenuta nel 2021 in Nordamerica
I ricercatori si sono interessati particolare all’ondata di caldo avvenuta nel 2021 in Nordamerica. Hanno scoperto che durante quest’ondata di calore si sono verificati tre modelli di circolazione atmosferica contemporaneamente: quella del Pacifico settentrionale, quella del Pacifico-Artico canadese e quella del Nordamerica. “Il modello del Pacifico settentrionale e il modello Artico-Pacifico del Canada si sono verificati in concomitanza con lo sviluppo e le fasi mature dell’ondata di caldo, mentre il modello del Nord America ha coinciso con il decadimento e i movimenti verso est dell’ondata di caldo”, spiega il ricercatore secondo il quale l’ondata di calore in questione si è originata nel Pacifico settentrionale e nell’Artico. Il ricercatore spiega poi di aver scoperto che il riscaldamento globale in corso provocato dall’emissione di gas serra altera questi tre modelli di circolazione atmosferica e ciò porta alle ondate di calore più estreme.