
Il rover Opportunity potrebbe oramai non dare più segni di vita. Dopo la violenta tempesta di sabbia che ha colpito il pianeta e che ha coinvolto naturalmente anche il piccolo robottino durando due mesi, Opportunity, che funziona ovviamente ad energia solare, si è addormentato e non si è più risvegliato dal 10 giugno.
Le tempeste di sabbia globali su Marte sono comuni (ce n’è una ogni due anni circa) ma quella che è stata avvertita da aprile a giugno scorsi è stata una delle più intense mai registrate, come riferito anche da Rayl Steve Squyres, uno scienziato planetario della Cornell University e leader della missione in un dettagliato post sul sito della Planetary Society.
Le speranze diminuiscono sempre di più ma lo stesso post fa comprendere che tecnici e ricercatori sono ancora alacremente al lavoro per cercare di recuperare un contatto con il rover.
Il guaio è che la tempesta di polvere non ha solamente bloccato il flusso di energia solare indirizzato nelle celle di Opportunity ma anche coperto queste ultime con una polvere finissima che stenta ad andare via.
La situazione peggiora ancora di più a causa dell’intenso freddo dovuto alle temperature invernali marziane che possono scendere anche fino a -70° centigradi nelle zone del pianeta in cui lo stesso robottino sta operando.
il rover è equipaggiato con un sistema di riscaldamento interno che funziona con plutonio-238 ma questo sistema è stato creato solo per tenere caldi i circuiti interni e non le celle solari esterne. E più tempo passa, più le batterie si scaricano e più sarà difficile ricaricarle per il lungo periodo di inattività.
La stessa NASA conferma il basso livello delle speranze in un altro post più recente in cui dichiara che, anche se un contatto con il rover potrebbe ritornare, Opportunity potrebbe essere rimasto seriamente ed irreversibilmente danneggiato e potrebbe non riuscire più a dare le stesse garanzie.