
L’ora della morte, un’informazione che nel campo forense e in tutte le attività investigative relative ad un omicidio è fondamentale, può essere calcolata in maniera anche alquanto precisa analizzando alcuni cambiamenti nell’espressione genica dei tessuti del cadavere.
A questo risultato è arrivata una ricerca pubblicata su Nature Communications, scaturita da un progetto denominato GTEx, a sua volta nato per creare un database dei tessuti umani onde studiare maniera più approfondita le varianti genomiche che influenzano le attività dei geni.
Roderic Guigó, coordinatore del programma di Bioinformatica e genomica presso il Center for Genomic Regulation (CRG), e i suoi colleghi hanno poi scoperto che diversi geni di particolari tessuti cambiano espressione su intervalli post-mortem relativamente brevi. I ricercatori sono in grado di identificare gli eventi trascrizionali innescati dalla morte in un organismo, come riferisce Pedro G. Ferreira dell’Università di Porto, altro autore della ricerca, e quindi di comprendere l’orario dell’effettiva morte, una tecnica che potrebbe risultare fondamentale nella patologia forense.
Fonti e approfondimenti
- Gene expression patterns may help determine time of death | crg (IA)
- The effects of death and post-mortem cold ischemia on human tissue transcriptomes | Nature Communications (DOI: 10.1038/s41467-017-02772-x) (IA)
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