Orecchie ricostruite con cartilagine coltivata in laboratorio

L'orecchio rigenerato impiantato sulla testa della bambino mese dopo mese (credito immagine: EBioMedicine 2018, Vedi il link alla ricerca più sotto)

Con cartilagine cresciuta in laboratorio, un team di ricercatori chirurghi cinesi ha creato praticamente da zero nuove orecchie e le attaccate a pazienti umani, nello specifico bambini con età superiore ai sei anni affetti da una particolare condizione denominata microtia che comporta la mancata crescita o lo sviluppo di uno degli orecchi.

In primis i ricercatori hanno rimosso campioni di cartilagine, nello specifico i condrociti, dalle orecchie sottosviluppate dei bambini e, nel corso di circa tre mesi, hanno coltivato questi campioni in laboratorio creando una nuova cartilagine. Le cellule di quest’ultima sono poi servite per costruire un’impalcatura avvolta con fibre ed altri materiali tutti biodegradabili. Questa impalcatura è stata poi impiantata, a seguito dell’eliminazione del materiale in eccesso dell’orecchio sottosviluppato, con innesti cutanei.

Per tre dei cinque piccoli pazienti, le orecchie sono rimaste sagomate in maniera normale mentre solo per due bambini le orecchie rigenerante vantavano delle anomalie, tutto sommato un buon risultato in chiave generale.
I pazienti andranno comunque monitorati per almeno altri cinque anni in quanto il rischio di crescita anormale, dato che sono dei bambini, è sempre dietro l’angolo. Ad esempio la cartilagine potrebbe cominciare a basarsi sui condrociti reperiti dall’orecchio sottosviluppato e non da quello nuovo e ciò comporterebbe una deformazione del dell’organo esternamente.

Fonti e approfondimenti

Condividi questo articolo

C’è un errore?

Hai trovato un errore in questa pagina? Segnalacelo!

Disclaimer notizie

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. L’autore non è responsabile di altri siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.

Notizie scientifiche.it usa i cookie per migliorare l'esperienza di navigazione (Leggi di più)


Dati articolo