
Studiare l’interno dell’orecchio è risultato sempre difficile in quanto questa parte è protetta da uno dei sistemi ossei più ostici da superare, a livello visivo, dell’intero corpo umano. Ora però un team di ricercatori dell’Università di Uppsala, con la tecnica relativamente nuova di raggi X al sincrotone, è riuscito a rappresentare a livello tridimensionale i dettagli dell’orecchio interno insieme ad altri scienziati canadesi.
In particolare i ricercatori sono riusciti a mappare i complessi vasi sanguigni dell’interno dell’orecchio. Lo studio è stato pubblicato su Scientific Reports.
La mappatura dell’interno dell’orecchio con questo livello di precisione potrà rivelarsi utile per trattare la sordità soprattutto per quelle persone a cui vengono applicati impianti cocleari.
“Dobbiamo migliorare la comprensione della micro-anatomia dell’organo uditivo umano e del modo in cui gli elettrodi hanno operato nelle strutture affette della coclea. Ciò può portare a un design dell’elettrodo migliorato e migliori risultati uditivi. Le ricostruzioni 3D ci consentono di studiare nuovi percorsi chirurgici per il nervo uditivo”, rileva Helge Rask-Andersen, professore di otologia sperimentale della Dipartimento di Scienze Chirurgiche dell’università svedese.
I ricercatori hanno fatto ricorso al sincrotrone situato a Saskatoon, in Canada, uno degli otto al mondo, grande come un campo di calcio. Si tratta di un sistema che accelera le particelle ad un elevatissimo livello di energia. Con questo sistema hanno creato immagini delle parti più piccole ed inaccessibili dell’orecchio interno, immagini poi rielaborate al computer per creare l’effetto tridimensionale.