
È successo di nuovo: gli osservatori LIGO e Virgo hanno rilevato, per la quarta volta, onde gravitazionali causate dall’incontro/fusione di due buchi neri. Questa volta la collisione, osservata il 14 agosto tramite il Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory (LIGO) e l’Interferometro VIRGO (quest’ultimo situato in Italia), è relativa ai momenti finali della collisione di due buchi neri, uno avente massa di circa 31 volte la massa del sole e l’altro con una massa di circa 25 volte la massa del sole.
L’evento, avvenuto ad 1,8 miliardi di anni luce di distanza, ha portato dunque alla creazione di un buco nero con una massa 53 volte superiore la massa del nostro Sole. Questo significa che un quantitativo di energia equivalente a ben tre masse solari è stata convertita in onde gravitazionali seguite all’impatto, onde che i due osservatori hanno poi intercettato.
Si tratta della prima volta in cui le onde gravitazionali vengono intercettate da due osservatori diversi, posti tra l’altro a migliaia di km di distanza.
“Oggi siamo lieti di annunciare la prima scoperta realizzata in collaborazione tra l’osservatorio delle onde gravitazionali Virgo e la LIGO Scientific Collaboration, la prima volta in cui onde gravitazionali vengono osservate da osservatori situati a migliaia di chilometri di distanza. Pietra miliare nel crescente sforzo scientifico internazionale per sbloccare i misteri straordinari del nostro universo “, ha dichiarato la direttrice della National Infrastructure Foundation (NSF), France Córdova.
Secondo il portavoce della LIGO Scientific Collaboration (LSC), David Shoemaker del MIT, si tratta solo dell’inizio: molti entusiasmanti ed imprevisti risultati si aspettano in futuro dalla collaborazione tra LIGO e VIRGO.
Fonti e approfondimenti
- LIGO and Virgo observatories jointly detect black hole collision | NSF – National Science Foundation (IA)
- Crediti immagine: Aurore Simonnet LIGO/Caltech/MIT/Sonoma State
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