
La credenza comune, riguardante la formazione dell’ossigeno sulla Terra, è che quest’ultimo, prodotto da piccoli batteri negli oceani, sia andato formandosi inizialmente perlopiù nell’atmosfera, circa 2,45 miliardi di anni fa.
Una nuova ricerca, realizzata da Mojtaba Fakhraee, uno studente dell’università del Minnesota, e dal Professore Sergei Katsev, ribalta in un certo senso questa teoria e mostra che gli oceani primordiali contenevano notevoli quantità di ossigeno almeno 250 milioni di anni prima che lo stesso ossigeno risultasse presente nell’atmosfera.
Lo studio tende dunque ad identificare il momento in cui gli oceani hanno cominciato ad accumulare l’ossigeno. Secondo Fakhraee si tratta di uno studio importante per due motivi principali: innanzitutto è di utilità per studiare le prime fasi della vita sulla Terra e poi potrebbe aiutare moltissimo per trovare la vita negli altri pianeti.
I due ricercatori si sono avvalsi per lo più di un modello computerizzato che riproduceva le reazioni chimiche avvenute negli oceani primordiali. In particolare, hanno analizzato il ciclo dello zolfo simulando i momenti in cui tre diversi isotopi di zolfo andavano a combinarsi tra loro in rocce sedimentarie.
Confrontando i dati dei modelli computerizzati con reali analisi di rocce e dell’acqua di mare, i ricercatori hanno scoperto che i livelli di zolfo e quelli di ossigeno erano strettamente correlati.
Fonti e approfondimenti
- UMD Research Sheds Light on Major Stage of Earth Evolution | Swenson College of Science and Engineering (IA)
- Sedimentary sulfur isotopes and Neoarchean ocean oxygenation | Science Advances (IA)
- DOI: 10.1126/sciadv.1701835
- Autori ricerca: Mojtaba Fakhraee, Sean A. Crowe, Sergei Katsev