
L’osteoartrite può essere un fattore importante per l’aumento dell’isolamento sociale, in special modo negli anziani, secondo un nuovo studio pubblicato sul Journal of American Geriatrics Society.
I ricercatori hanno utilizzato i dati di 2942 adulti con un’età compresa tra 65 e gli 85 anni provenienti da Italia, Germania, Paesi Bassi, Svezia, Spagna e Regno Unito. Metà dei partecipanti era composto da donne e il 30% dei partecipanti aveva l’artrite.
I dati riguardavano perlopiù questionari rivolti ai partecipanti con domande riguardanti i loro collegamenti sociali e quante volte incontravano amici o familiari.
I ricercatori notavano che i partecipanti al sondaggio a minor rischio di isolamento sociale erano quelli più giovani, con redditi più alti e con un maggior livello di istruzione. Questi ultimi, inoltre, mostravano probabilità maggiori anche di essere maggiormente attivi fisicamente, di avere un livello di deambulazione migliore e in generale di avere una salute migliore.
Notavano però che dei 1585 partecipanti al sondaggio che inizialmente non erano considerati isolati socialmente, il 13% diventava socialmente isolato da 12 a 18 mesi dopo e che soprattutto ciò avveniva parallelamente all’aumento dell’artrosi e del dolore Collegata.
Ciò portava questi pazienti ad essere meno attivi visivamente, ad avere un tempo di deambulazione peggiore ad avere un rischio maggiore di depressione e maggiori problemi nel prendere decisioni.
Secondo i ricercatori, l’artrosi aumenta il rischio di isolamento sociale oltre ad aumentare il rischio di altre patologie. E dato che lo stesso isolamento sociale può peggiorare livello di salute generale, i ricercatori credono che gli anziani che soffrono di artrite potrebbero trarre maggior beneficio rispetto ad altri della partecipazione all’attività sociali.