
I pappagalli possono comunicare, a livello visivo, anche con le piume facciali oppure arrossendo. Le piume, infatti, possono essere arruffate mentre la pelle della faccia può arrossire e questo, secondo un nuovo studio apparso su PLOS ONE, rappresenterebbe un metodo per comunicare non tanto con gli altri pappagalli ma più che altro con gli allevatori.
Lo studio ha analizzato in particolare cinque ara gialli e blu (Ara ararauna) in cattività. I ricercatori hanno osservato le interazioni tra loro e con gli allevatori umani e hanno valutato la posizione delle piume sulla corona, sulla nuca e sulla guancia oltre al fenomeno dell’arrossimento sulla pelle delle guance.
Secondo i ricercatori, l’arruffarsi delle piume era più comune quando gli uccelli non si trovavano in movimento, situazione tipica delle interazioni sociali e dei periodi di riposo dei pappagalli.
Secondo i ricercatori, sebbene si debba usare una certa cautela con la valutazione di questi dati e che ulteriori e più approfondite ricerche debbano essere svolte, si può comunque sostenere che l’increspatura sulla corona e la variazione del colore della pelle nella zona delle guance possono aiutare soprattutto gli umani a valutarne il benessere e in generale le emozioni quando si trovano in condizioni di cattività.