
La navicella prodotta e costruita dai tecnici degli Emirati Arabi Uniti che dovrebbe entrare nell’orbita di Marte, denominata al-Amal (in arabo: speranza), è partita con successo dal centro di lancio giapponese Tanegashima.
La navicella è partita a bordo di un razzo H-IIA della Mitsubishi Heavy Industries alle ore 6:58 di domenica (GMT), dopo che lo stesso lancio era stato rimandato varie volte per maltempo durante giorni scorsi.
Grossa soddisfazione tra i vari tecnici e componenti del personale delle Centro Spaziale di Dubai che hanno guardato preoccupati il lancio dagli schermi.
Dopo il lancio, secondo quanto dichiara la stessa Mitsubishi, la navicella si è separata con successo dal razzo ed è partita alla volta del pianeta rosso.
L’entrata in orbita dovrebbe avvenire nel febbraio del 2021 e già a settembre dello stesso anno la sonda sarà capace di iniziare a trasmettere dati riguardanti l’atmosfera di Marte, dati che poi saranno resi disponibili per tutta la comunità scientifica del mondo, come ha spiegato Omran Sharaf, direttore della missione, nel corso di una breve conferenza stampa che si è tenuta a Dubai poco più di un’ora dopo la partenza del razzo.
Gli scienziati degli emirati hanno lavorato con varie istituzioni americane tra cui l’Università di Berkeley e dell’Università del Colorado a Boulder. In tutto la missione, secondo le dichiarazioni di Sharaf, è costata circa 200 milioni di dollari.
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