Passeggiate quotidiane, ecco perché possono farti vivere fino a 16 anni in più

Secondo un articolo pubblicato su The Conversation,[1] camminare ogni giorno, soprattutto a passo veloce, può essere uno dei metodi più efficaci per mantenersi in salute e allungare la vita. I benefici non si fermano al cuore: la camminata può influire sul cervello, sull’umore e persino sulla creatività.

Il passo che fa la differenza

Camminare è da sempre considerato un’attività semplice ma efficace. Secondo gli studi, chi supera gli 8.000 passi al giorno riduce il rischio di morte precoce fino al 50%, ma è soprattutto la velocità del passo ad avere effetti determinanti. Camminare a ritmo sostenuto—oltre 100 passi al minuto—ha mostrato benefici significativi per la salute del cuore. Ridurre la durata della camminata e aumentare il ritmo può portare a risultati sorprendenti: un semplice spostamento da 14 a 7 minuti di camminata veloce al giorno può abbassare il rischio di malattie cardiache del 14%.

Una cura accessibile a tutti

La ricerca evidenzia che anche una persona sedentaria, ad esempio un sessantenne inattivo, può guadagnare circa un anno di aspettativa di vita semplicemente introducendo dieci minuti di camminata veloce nella propria routine. Camminare velocemente non solo rallenta l’invecchiamento biologico, ma può anche essere un indicatore più affidabile di salute futura rispetto ad altri parametri clinici come colesterolo e pressione. In effetti, chiedere al paziente quanto cammina velocemente potrebbe offrire informazioni cruciali per la diagnosi.

Effetti collaterali positivi

Non tutti i benefici però sono legati solo alla velocità. Camminare lentamente, soprattutto se interrompe lunghi periodi di inattività, può influenzare positivamente il metabolismo. Inoltre, camminare ha un impatto importante anche sul cervello: può stimolare la memoria, aumentare l’immaginazione e raddoppiare la produzione di idee creative. Gli effetti sembrano intensificarsi quando si cammina nella natura. Da qui l’idea delle “prescrizioni verdi”, usate anche in ambito clinico per migliorare la salute mentale e fisica di molte persone.

Una scelta sociale ed economica

Il problema è che i sistemi sanitari moderni investono più nella gestione delle malattie che nella prevenzione. Nonostante i costi per sviluppare nuovi farmaci siano enormi, si continua a privilegiare la cura piuttosto che la promozione del movimento. Destinare anche solo una parte dei fondi verso politiche pubbliche per favorire le camminate quotidiane potrebbe ridurre il peso sulle strutture sanitarie e migliorare la qualità della vita delle persone.

Approfondimenti

  1. Why walking may be the key to a long and healthy life
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